Il mio non vuole essere un saluto di circostanza bensì un intervento realmente sentito, anche perché ho apprezzato la sensibilità istituzionale dimostrata quando, nell’immediatezza del suo insediamento a Palazzo Riccio di Morana, ha voluto subito incontrare la Conferenza dei Capigruppo ed il Consiglio di Presidenza.
A tale riguardo, mi sia consentito per l’ennesima volta di obiettare sul modo con cui è stata portata avanti la riforma da parte della Regione Siciliana.
Vorremmo fare a meno di una classe politica che illude la gente (e sé stessa) con un provvedimento legislativo che vorrebbe risolvere il problema dei cosiddetti “costi della politica” abolendo l’Ente Provincia quando, invece, guardando ai tantissimi benefit, alle ingenti retribuzioni di cui godono gli inquilini di Palazzo d’Orleans e di Palazzo dei Normanni e all’esorbitante spesa per il mantenimento dell’intero apparato politico-burocratico, sarebbe sicuramente il caso di chiedere la soppressione dell’istituto “Regione”.
Anche se mi auguro di sbagliarmi nell’interesse dei cittadini amministrati, ritengo che si genererà il caos istituzionale proprio a seguito della soppressione delle Province Regionali.
A questo si aggiunge un’altra gravissima questione: la ricollocazione dei lavoratori in esubero che non dovessero essere assorbiti dai Consorzi.
Ci si chiede in particolare se i Comuni saranno disposti ad accollarsi questa ulteriore spesa e come farà la Regione a giustificare l’eventuale inserimento nel proprio organico degli ex provinciali con ulteriore aggravio di spese.
A Trapani, inoltre, la soppressione della Provincia Regionale mette in discussione la sopravvivenza dell’Airgest e, quindi, il futuro dell’aeroporto civile “V. Florio” di Birgi che merita certamente un’approfondita riflessione.
Stesso discorso può essere fatto anche per quanto riguarda un’altra importante società partecipata: la FuniErice (struttura che assicura il collegamento veloce e senza bisogno di fare ricorso alle automobili fra il capoluogo ed Erice vetta, molto importante dunque per l’attività turistica), stante che entro il prossimo 30 settembre il Comune di Erice dovrà dismettere le proprie quote per le quali lo statuto societario prevede un diritto di prelazione a favore dell’Ente Provincia.
Per quanto riguarda gli ATO “Belice Ambiente” e “Terra dei Fenici”, l’Agriturpesca e la Megaservice il Consiglio Provinciale, accogliendo le proposte di deliberazione in tal senso avanzate dall’Amministrrazione, ha già approvato la loro messa in liquidazione.
Serissimi dubbi e interrogativi permangono altresì sul fatto che il Consorzio Universitario di Trapani, di cui la Provincia è il socio principale, possa proseguire la propria importantissima attività didattica.