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25/04/2013 04:23:17

Tentato omicidio, condannato a Marsala il romeno Ciubotaru. Lesioni, condannato tuinisino

 L'imputato fu uno dei protagonisti di una rissa tra romeni avvenuta a Strasatti l'8 maggio 2011. Una lite in cui ebbe la peggio il 24enne Ionut Bouleadra, al quale fu conficcato un cacciavite in testa. A tentare di scagionare l'imputato e stato il fratello Laurentiu Ciubotaru, 37 anni, che è stato condannato dal gup a 4 anni e 8 mesi di carcere. Già condannato, con rito abbreviato, a 5 anni, anche il 25enne Filip Nita Florin.

LESIONI.  Un giovane tunisino di trent'anni, H. D., è stato condannato a sei mesi di reclusione, con la concessione della sospensione condizionale, per lesioni personali e minacce. Alla vista della moglie con un altro uomo è andato su tutte le furie.e. La sentenza è stata emessa dal giudice di Trapani Franco Messina. L'episodio era accaduto il primo maggio del 2011 fa nella frazione di Marausa, nelle campagne di Trapani. Il giovane tunisino, rientrando a casa, aveva sorpreso la moglie, una cittadina italiana, mentre era intenta a parlare con un amico, anch'egli del luogo. L'extracomunitario era andato su tutte le furie. Dapprima s'era scagliato verbalmente contro la moglie apostrofandola in malo modo. Poi aveva aggredito l'uomo  La moglie aveva chiesto immediatamente l'intervento della polizia. Agli agenti della squadra volante, intervenuti sul posto, riferì che dopo averla sorpresa a parlare con un amico, il marito aveva aggredito l'altro uomo colpendolo con pugni al viso. Non ancora soddisfatto s'era scagliato contro di lui anche con un bastone. La vittima fu costretta a ricorrere alle cure dei medici. Gli furono riscontrate delle ferite e delle contusioni giudicate guaribili in una settimana. L'extracomunitario, ha chiesto di definire la sua posizione con il rito del patteggiamento e ha beneficiato della riduzione di un terzo della pena e della sospensione.

ASSOLUZIONE. Era accusato di avere rubato i gioielli della zia. Pietro Salamano, 22 anni, trapanese, è stato assolto dall'accusa di furto. «Non ha commesso il fatto», ha stabilito il giudice Piero Grillo.

INCIDENTE.  Perse il controllo della sua auto e invase la corsia opposta  provocando la morte di un agricoltore. Vincenza Bongiovanni, 46 anni, di  Alcamo, è stata condannata dal gip ad un anno di reclusione, con la concessione della sospensione, per omicidio colposo. L'incidente era accaduto il 31 ottobre scorso a Castellammare. Bongiovanni, alla guida di un'auto, aveva invaso la corsia opposta scontrandosi con un'altra vettura condotta da Paolo Cassarà, agricoltore di 69 anni, morto sul colpo. Secondo gli inquirenti, l'incidente fu determinato dall'eccessiva velocità non adeguata in una zona curvilinea. 

USURA.  Sarà il commercialista marsalese Antonio Fresina a dover stabilire il tasso d'interessi praticato dal presunto usuraio Giacomo Bilardello, sotto processo, con altre sei persone, a seguito di un'indagine di carabinieri e sezione di pg della Guardia di finanza della Procura. A nominare il perito Fresina, che dovrebbe consegnare il suo responso alla prossima udienza (13 giugno) è stato il Tribunale (presidente del collegio Sergio Gulotta). Oltre a Bilardello, commerciante di Strasatti, imputati sono anche Pietro De Vita, Elisa Conticelli Ottoveggio, Bartolomeo Pacetto, ex direttore di banca, Giuseppa Errante Parrino, Nicolò Salvo e Giuseppe Burzotta.
 



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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