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24/04/2013 04:40:56

Tentata estorsione, chiesti tre anni per un pastore di Marsala. Processo Priulla: clamorose rivelazioni

Reato che, secondo l'accusa, avrebbe commesso in danno del 51enne Francesco Rallo, che l'1 settembre 2008, nella sua abitazione di contrada Paolini, sparò alcuni di pistola contro Peraino, che al culmine di una animata discussione per una questione economica, gli avrebbe puntato il coltello alla gola. Peraino fu ferito ad un braccio. E per questo, Rallo è già stato condannato. Nel corso del processo, in Tribunale, è stato Rallo a spiegare il motivo della violenta lite. «Avevo venduto un'auto Fiat Punto a Cristian Peraino - ha raccontato Rallo - e il prezzo concordato fu di 1400 euro. Una parte pagata subito, il resto a rate di 200 euro mensili. Poi, però, Cristian andò via di casa e il resto di mi fu pagato da Vincenzo Peraino. Un giorno, però, Salvatore Peraino venne a casa mia e mi disse che l'auto aveva dei difetti». Con l'accusa di avere spalleggiato Peraino, nello stesso processo è imputato anche Raimondo Parrinello, 36 anni. Per lui il pm ha chiesto l'assoluzione. L'avvocato Diego Tranchida ha prodotto l'ordinanza con cui, il 23 settembre 2008, il Tribunale del Riesame riqualificò il reato contestato da tentata estorsione in minaccia aggravata.

PRIULLA. Ha riferito di essere stato informato da due funzionari di polizia dell'esistenza di un'indagine a suo carico. Gaetano Priulla, sovrintendente della Polizia chiamato a rispondere di violenza sessuale, ha fatto questa clamorosa rivelazione nel corso dell'audizione dinanzi il Tribunale.
Priulla è accusato di avere abusato della moglie di un collega, con la quale per un periodo ha intrattenuto una relazione extraconiugale. Secondo l'accusa, dopo la fine del rapporto il sovrintendente avrebbe iniziato a perseguitare l' ex. In un'occasione l'avrebbe anche costretta a subire un rapporto sessuale.
Priulla respinge le accuse. Nel corso dell'audizione dinanzi i giudici ha riferito di essere stato informato da due funzionari di Polizia della presentazione di una denuncia per stalking. Soltanto successivamente, ha precisato, è venuto a conoscenza dell'accusa di violenza sessuale. Priulla ha ribadito che ogni rapporto con l'ex è stato consensuale. Anche dopo la presentazione della denuncia i due amanti avrebbero continuato a frequentarsi clandestinamente. S'incontravano in un appartamento. Nel corso del loro rapporto ne hanno cambiati diversi. Ogni volta che temevano di essere scoperti si spostavano in un'altra abitazione. Il sovrintendente, assistito dall' avvocato Donatella Buscaino, ha sostenuto di avere tentato anche di allontanarsi dall'amante. "Volevo porre fine a questa relazione impossibile".
Ma lei avrebbe continuato a cercarlo. "Io ti amerò per sempre". L'abuso sessuale, riferisce Priulla, non sarebbe mai avvenuto. L'amante sarebbe stata sempre consenziente. Erano anche pronti a fuggire insieme. L'audizione del sovrintendete proseguirà a maggio.

 

INFEDELE PATROCINIO. Il fatto non sussiste. Con questa motivazione, il giudice Piero Grillo ha assolto l'avvocato Josè Libero Bonanno dall'accusa di infedele patrocinio. Il legale era accusato di non avere avere assistito adeguatamente, in un contenzioso civile, l'ex assessore provinciale Davide Fiore. II pubblico ministero Ivan Vaccaro aveva chiesto la condanna dell'imputato ad otto mesi ed a seicento euro di multa.

MARCHI CONTRAFFATTI. Deteneva magliette con marchi contraffatti. Un giovane tunisino, Hafedh Dridi, di trentuno anni, è stato condannato a sei mesi e venti giorni di reclusione ed al pagamento di una multa di mille ed ottocento euro. Il giudice Piero Grillo ha disposto che vengano rimossi dalle magliette i marchi contraffatti e che le stesse siano donate ad un ente di beneficenza. Nel caso in cui non sarà possibile effettuare l'operazione si dovrà procedere alla distruzione della merce.

 TRAPANI SERVIZI. Il giudice Piero Grillo ha deciso di non doversi procedere, perché il reato estinto per oblazione, nei confronti di Pasquale Giardina, amministratore delegato di Trapani Servizi, e Daniele Ceccotto, responsabile tecnico, accusati di non avere osservato alcune prescrizioni durante i lavori di realizzazione della discarica di contrada Borranea.

 

 



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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