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23/04/2013 04:53:11

Quale sarà il futuro dell'aeroporto di Trapani senza la Provincia? L'appello: "Salvate l'Airgest"

E' la domanda che in tanti si fanno in questi giorni. L'abolizione delle province siciliane da parte di Crocetta porterà (forse) a dei risparmi, ma crea più di una perplessità sulla gestione delle società partecipate. L'Airgest è la società che gestisce l'aeroporto di Trapani. La Provincia detiene metà delle quote, e in questi anni si è accollata sacrifici economici notevolissimi per permettere alla struttura di arrivare, grazie ad un accordo commerciale con la compagnia low - cost Ryanair, a quasi due milioni di passeggeri l'anno. Ma adesso l'abolizione della provincia sembra pregiudicare lo sviluppo dell'aeroporto. Che succederà? Chi farà le nomine? Con chi si siederà Ryanair l'anno prossimo per discutere il rinnovo del suo contratto? 

Innanzitutto è necessario una presa di responsabilità da parte dei Comuni. Lo ha detto a chiare lettere il presidente dell'Airgest, Salvatore Castiglione. Ha scritto una lettera aperta per mettere i sindaci  con le spalle al muro: "Il tempo è scaduto. E` tempo di decidere". . Se non ci sarà un loro coinvolgimento l`Airgest sarà costretta a rivedere i suoi piani. Il presidente parla di ridimensionamento e ricorda quando Birgi faceva 350-400 mila passeggeri all`anno grazie al contributo degli oneri di continuità territoriale.  L`onere dello sviluppo dello scalo è stato finora sulle spalle della Provincia con il suo 49% di azioni e dei privati che hanno creduto sul progetto Airgest. Ma Castiglione scrive: "Tutto ciò non può più essere considerato né possibile, né compatibile con l`onore economico, finanziario e gestionale". Birgi ha ottenuto la concessione totale trentennale ma non si tratta soltanto di una opportunità. C`è anche bisogno di un`assunzione di responsabilità. Il presidente fa una ulteriore riflessione: "Con l`abolizione delle Provincia regionale, sparisce l`unico ente locale che aveva parzialmente accompagnato questo grande progetto del territorio, nessuno può più nascondersi dietro l`equivoco della presenza di questo ente sia come socio che come contributore".

A Castiglione ha fatto eco Fabio Di Bono, del Movimento Turismo e Territorio: "Oltre che dal punto di vista economico, lo sviluppo turistico di questi ultimi anni ha portato benefici anche sul piano culturale e sociale, dimostrando di essere l'unico vero volano di crescita per il nostro terriotorio, storicamente penalizzato dalla propria posizione geografica e dalle carenze delle infrastrutture. E' evidente che i risultati raggiunti siano stati resi possibili dallo sviluppo dell'Aeroporto Vincenzo Florio e, in particolare, dall'aumento delle rotte nazionali e internazionali operate dalla Ryanair, che oggi collega oltre 30 destinazioni. Per molti anni, politici, istituzioi locali e la stessa compagnia di gestione Airgest, hanno operato con tenacia e perseveranza per far crescere lo scalo di Trapani fino a renderlo, nel 2010, l'aeroporto europeo con il massimo incremento per numero di passeggeri. Uno dei protagonisti di questa fase è stata la Provincia Regionale di Trapani, che ancora oggi detiene gran parte delle quote azionarie dell'Airgest, ma che a breve scomparirà per lasciar posto ad ipotetici Consorzi di Comuni di cui ancora oggi si sa poco o nulla. Chi fine faranno allora le sorti dell'aeroporto? Chi si preoccuperà di sostenere economicamente le politiche di sviluppo in atto?

Il  Movimento crede che "lo strumento operativo per reperire le risorse finanziarie atte a realizzare questo progetto - il riscatto delle quote azionarie dell'Airgest di cui è stata finora titolare la Provincia - sia l'introduzione di una "tassa di soggiorno" in tutti i Comuni, purché questa tassa sia equa (tra 1 e 2 euro al max) e, tra le altre cose, venga applicata solo in alta stagione (per esempio da aprile a ottobre) e solo per le prime tre notti di soggiorno. E soprattutto che la tassa venga introdotta con un chiaro VINCOLO DI DESTINAZIONE, affinchè almeno il il 50% del gettito ricavato vada a finanziarie l'acquisto delle quote di pacchetto azionario attualmente in mano alla Provincia e/o serva comunque a finanziare il mantenimento e lo sviluppo delle rotte operate da/per Trapani".



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