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08/04/2013 09:59:01

Le scoperte archeologiche a Santa Ninfa. Se ne parla in un convegno

 L'incontro è organizzato dal Comune di Santa Ninfa in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Trapani, la Soprintendenza del Mare, il Museo Gemmellaro dell'Università di Palermo, il Pam di Partanna e la Riserva naturale «Grotta di Santa Ninfa» gestita da Legambiente. Nel corso dei lavori sarà illustrata l'attività di alcune industrie litiche su ciottolo e su scheggia risalenti al Paleolitico inferiore e superiore, rinvenute sulle pendici settentrionali del Monte Castellaccio e nella Valle del Fiumegrande-Delia e saranno presentati alcuni interessanti reperti paleontologici, fra cui resti di elefante.
Gli studi sul sito di Fiumegrande, ripresi circa due anni fa, e il conseguente ritrovamento di diversi bifacciali e di uno strumento particolare (l'hachereaux su scheggia, soprattutto di tipo 0) - secondo gli esperti - «hanno permesso di inquadrare tali testimonianze entro i complessi acheuleani di tipo meridionale, ben noti nella penisola iberica e nel sud della Francia, con caratteri fortemente anticipatori dei complessi musteriani del Paleolitico medio. A livello italiano il complesso di Fiumegrande trova correlazioni con i materiali del Monte Conero e con quelli di Rosaneto in Calabria».
Altri manufatti sono stati ritrovati a Santa Ninfa in due ripari in contrada Mondura e sul versante nord occidentale del Monte Castellaccio.