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28/03/2013 10:33:55

Scrive Paolo Benvenuti, in risposta a Massimo Bellina, su Marsala Città Europea del Vino

Su quanto affermi in merito alla realizzazione dell’allestimento in forma di giardino davanti a Porta Nuova, non intendo aggiungere molto, tenendo conto che ognuno ha la libertà di esprimere il proprio parere, anche estetico, su un intervento, per altro temporaneo. Ho avuto personalmente modo di vedere la realizzazione “verde” fatta dalle maestranze comunali (tanto di cappello!) e mi è sembrato che l’intervento sia stato ben accolto dalla cittadinanza; bambini che giocano, adulti che passeggiano mi hanno dato il senso di un luogo aperto d’incontro più che gradevole. Un segno, quindi, che leggo come un invito al cambiamento.

Quello che più dispiace è il giudizio, a tratti sprezzante, su “sta Recevin”, Rete Europea delle Città del Vino che proprio la nostra Associazione Nazionale, che tu conosci bene, ha aiutato a nascere a suo tempo per mantenere il passo di una evoluzione del contesto europeo da cui non si può più prescindere, come dimostrano le politiche comunitarie che riguardano, in particolare, il mondo del vino e con le quali ci dobbiamo confrontare ogni giorno sia come operatori del settore, come aziende, come amministratori pubblici, a tutti i livelli.

Vorrei ricordarti che proprio  Marsala, dopo la firma dell’atto costitutivo a Strasburgo nel 1998, ha ospitato una delle più importanti assemblee di Recevin delineandone gli obiettivi per moltiplicare tutte quelle azioni di conoscenza e promozione che possano sostenere lo sviluppo locale dei territori del vino, il loro patrimonio materiale e immateriale, guardando all’Europa e non solo ai confini della propria identità locale. Uno dei migliori frutti, credo sia stato proprio quello di aver istituito il riconoscimento “Città Europea del Vino”.

Marsala è divenuta Città del Vino d’Europa in seguito ad una decisione presa all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione di Recevin che – dovendo assegnare ad una città italiana il riconoscimento – ha preso in esame le candidature pervenute mettendo a confronto Barbaresco-Barolo-Alba (quindi le Langhe e il suo prestigioso vino) e Valdobbiadene-Conegliano (con il suo territorio dedicato alla produzione di Prosecco Superiore Docg); quindi due altri territori molto forti dal punto di vista della notorietà vitivinicola, ambedue con richiesta di riconoscimento all’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.

Marsala ha saputo mettere sul piatto un programma di eventi e di progetti migliore.

Non solo: le parole pronunciate dal Sindaco, Giulia Adamo, durante la cerimonia al Teatro Impero, ribadite poi da Dario Cartabellotta, assessore regionale all’agricoltura, cioè la preminenza e le origini della cultura, che sono poi quelle del vino, il ruolo che può giocare Marsala e la Sicilia nel ridare splendore al Mediterraneo, al “mediterraneo color del vino” sono da tenere in seria considerazione e restano uno stimolo a guardare avanti, oltre la crisi economica attuale.

Il fatto, poi che Palmela sia una Città del Vino portoghese a te sconosciuta non significa che non abbia un ruolo importante nel mondo del vino: ti consiglio di andarci e di scoprire il loro vino.

Non so dirti quanti turisti in più sono andati nel 2012 a Palmela, né quanti verranno a Marsala quest’anno: so per certo che chi verrà troverà una Città accogliente, ricca di proposte e di iniziative che sa di essere “europea”, internazionale.

Vedi Massimo, anche tu sei stato amministratore locale di Marsala, in un periodo che ne ha segnato una vera e propria rinascita (la prima edizione di Vinoro, la nascita della Strada del Vino Marsala, ecc.), come ho io stesso avuto modo di apprezzare con piacere e soddisfazione in quei momenti e che ritrovo oggi ancor più ricca con l’Enoteca, e hai conosciuto la realtà delle Città del Vino e il loro impegno. Oggi scopro che a tuo avviso non contiamo nulla. Ne sono dispiaciuto, ma ho il sospetto che da allora tu non abbia più avuto voglia di condividerne idealità e progetti. Scelta legittima, ma poco lungimirante. Mi domando, perché alla luce di quanto dichiari, Pellegrino Spa sta investendo in un bel progetto per realizzare un centro di degustazione?

 

Paolo Benvenuti

Direttore Generale Associazione Nazionale Città del Vino

Assistente CdA Recevin

 

 

 

 



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