Lo ha detto il sindaco Giacomo Tranchida ai segretari provinciali di Uil Giovanni Angileri, di Fillea Cgil Franco Colomba, a Francesco Danese della segreteria della Cisl e a Sergio Buscaino della segreteria di Fneal Uil, che ha incontrato per fare il punto sullo stato delle opere pubbliche in corso, in gara e di prossimo appalto.
Nell'elenco delle opere pubbliche in corso di realizzazione (per un totale di 12.830.000 euro) nel territorio ericino figurano, tra gli altri, la riqualificazione della Vetta (5 milioni) e la torretta Pepoli (2 milioni). Gli investimenti, inoltre, ammontano, per i lavori in gara a 4.486.500 euro, di prossima gara a 1.790.000 euro e futuri a 44.200.000 euro.
«Paradossalmente - ha proseguito il primo cittadino - ci sono le risorse finanziarie ma forse non ci sta ancora la determinazione politica necessaria per poterle e saperle spendere bene e subito. Chi è forza di governo, da Erice a Palermo e a Roma, non ha alibi, a maggior ragione in presenza di cotanta crisi e povertà, che disperatamente porta anche a gravissimi e tragici eventi umani, familiari e sociali».
Tranchida ha denunciato anche «nuovi ritardi della Regione e dei governi nazionali e l'impossibilità correlata al patto di stabilità nel poter investire oltre 7,5 milioni di euro di avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2011» e ha richiamato l'attenzione «sulla possibilità concreta di rilanciare sul territorio provinciale investimenti per circa 100 milioni di euro di fondi europei e non assegnati all'ex Ato idrico Tp7, commissariato e improduttivo, per acqua e fogne nel Trapanese, circa 18 milioni per potenziare l'ospedale Sant'Antonio Abate e il mancato avvio della zona franca urbana che attende ancora dal governo nazionale l'emanazione dei decreti attuativi».
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