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25/03/2013 05:20:04

Formazione. Crocetta cancella 235 enti in Sicilia. Oggi protestano i lavoratori

E' durissimo il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta il giorno dopo avere ufficializzato la cancellazione di 235 enti, la prossima revoca dell'accreditamento per 43 a causa di ripetute violazioni e la svolta nel sistema che divora 800 milioni all'anno.Oggi  e' in programma una protesta davanti all'assessorato alla formazione. E Crocetta non ci sta: "I lavoratori stiano tranquilli, stiamo lottando per loro. Non un solo formatore perdera' il posto di lavoro, ma estrometteremo i loro sfruttatori". L'avvio del procedimento di revoca nei confronti di diversi enti, spiega Crocetta, "e' fatto per difendere i lavoratori, malpagati, sfruttati, utilizzati spesso dagli enti per difendere i privilegi dei padroni in una sorta di circolo parassitario. Nel nostro progetto, invece, noi riconosceremo agli addetti il giusto salario e gli restituiremo la dignita'.
  "Non tollereremo piu' l'esistenza di enti che non pagano i lavoratori, che si appropriano di risorse pubbliche per interessi di pochi, che non sono in grado di certificare, che fanno corsi inutili". Parla di "cricche del parassitismo" alle quali ribadisce: "Non ci intimidite". Chi e' in regola "lo dimostri con le carte e non sfrutti la buona fede dei lavoratori. Non cederemo al ricatto reazionario di coloro che vogliono continuare ad arricchirsi, sciupando le risorse pubbliche, anzi, saremo su questo fronte durissimi. Chi e' in regola non deve avere paura, ma a chi non lo e' dico che sono destinati a crollare i molti castelli costruiti sulle clientele e sul malaffare"..

Il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, ha presentato una denuncia nei confronti di un dirigente sindacale che ha espresso pesanti minacce nei confronti dello stesso Presidente, dell’assessore Scilabra e del Direttore generale Corsello. Crocetta rivela che le parole usate dal sindacalista sono state testualmente “non vi rendete conto della linea che avete preso – riferendosi all’assessore Scilabra e al dirigente generale Corsello – io stesso pagherò la benzina per darvi fuoco e al Presidente Crocetta non basteranno neppure cento uomini di scorta per salvarlo”. Crocetta ci tiene a sottolineare che oltre alla gravità delle minacce che sicuramente che non intaccano la riforma del settore della formazione, che è veramente incomprensibile che un sindacalista adotti un tale linguaggio, soprattutto quando da parte della regione è stato garantito che tutti i lavoratori verranno tutelati.

“Il percorso di risanamento avviato nel settore della formazione dal governo Crocetta andrà avanti, nonostante i tentativi di intimidazione nei confronti del dirigente dell’assessorato alla Formazione Annarosa Corsello, dell’assessore Nelli Scilabra e del presidente Rosario Crocetta”. Lo dice il senatore Giuseppe Lumia, in relazione alla telefonata intimidatoria fatta da un rappresentante sindacale alla dirigente dell’assessorato alla Formazione della Regione Siciliana, Annarosa Corsello. “La Sicilia – aggiunge Lumia – ha bisogno di legalità e sviluppo, di una classe dirigente moderna e innovativa. Conservare l’esistente significa farla morire. I lavoratori possono stare tranquilli perché hanno nel Presidente e nella sua giunta un sostengo, mentre quelli che hanno distrutto la Sicilia attraverso un distorto utilizzo della spesa pubblica devono preoccuparsi. In questo anni con il Presidente non ci siamo mai fatti intimidire da minacce e ritorsioni. Sappiamo il rischio che si corre, siamo preparati anche a questo e sapremo reagire con rigore e lucidità progettuale”.

LE REPLICHE. Ial Sicilia, che ha sedi a Trapani, Caltanissetta e Ragusa in un comunicato dichiara:  “Apprendiamo con stupore che il presidente della Regione ha annunciato l’attivazione di un procedimento di revoca dell’accreditamento del nostro ente. La cosa ci lascia quanto meno stupefatti. E’ da mesi che siamo sottoposti a decine di verifiche da parte dell’assessorato e dell’ispettorato. Verifiche a cui abbiamo risposto puntualmente, producendo tutti i documenti che ci venivano richiesti. Nessuno dei soggetti che ci ha sottoposto a controllo ha espresso valutazioni negative sui riscontri da noi prodotti. Proprio a partire da questa constatazione siamo certi di avere le carte in regola, e qualora ci venissero chiesti ulteriori approfondimenti noi siamo a completa disposizione”. La nota dell'ente sottolinea quindi “volontà di dialogo e collaborazione”, oltre a ricordare l'impegno “a tutelare i diritti dei lavoratori e dell’ente che rappresentiamo in tutte le sedi”. 



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