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15/03/2013 05:29:14

Crocetta prepara la rivoluzione ai beni culturali. Via i parchi archeologici di Segesta,Selinunte e Marsala

Anzi, potrebbe chiudere ancora prima di essere ufficialmente aperto (aperto cioè dall'ingresso principale, con i percorsi fruibili dagli utenti...). Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta sta preparando infatti la  “rivoluzione” ai Beni culturali, che abolisce parchi e dirigenti e ridà poteri alle soprintendenze. Una decisione per Crocetta non più rinviabile, dato che si tratta di un ramo dell'amministrazione regionale che conta 3200 dipendenti, preso di mira più volte dalla Corte dei conti per le spese oltre misura e la quantità di cariche dirigenziali.

Nel piano, ancora solo una proposta, presentato ieri ai sindacati, saltano 94 postazioni dirigenziali, le soprintendenze tornano ad avere più potere, i dipartimenti vengono ridotti da quattordici a dieci, aumentano gallerie e musei “autonomi”. La scure cade anche sugli enti con doppie funzioni e doppi emolumenti: come Mothia e le miniere Floristella, dove i “servizi parco” della Regione si sommano al ruolo di fondazioni private, o del parco di Lercara Friddi, dove c’è un museo comunale.
I parchi archeologici  verranno rispediti sotto la direzione delle soprintendenze.
Cadranno così numerose teste di direttori: dei 26 parchi archeologici attualmente esistenti ne saranno eliminati 23.
«Parchi istituiti contra legem, sono stati nominati i direttori prima di stabilirne perimetri e aree di rispetto », spiega il dirigente generale dell’assessorato, Sergio Gelardi.
In piedi resteranno solo tre parchi: Himera, Giardini Naxos e Agrigento, gli unici istituiti in maniera corretta. Ma poi ne potranno essere creati altri 13, per raggiungere il totale di 16 zone archeologiche previsto dalla legge del 2011. «È un ritorno al passato, a un sistema provincia-centrico, proprio quando si parla di abolire questi enti», è la prima levata di scudi dei capi dei parchi in commissione Cultura. «Il governo faccia marcia indietro, i 26 parchi sono un’esperienza da difendere, non da demolire», insorgono Giovanni Greco e Giovanni Lo Sciuto, componenti della commissione ed entrambi del Pds- Mpa di Lombardo.
Le strutture centrali e periferiche, attualmente suddivise in 72 tra aree e servizi e in 301 unità operative, scendono a 224 unità e 53 servizi. Le economie partiranno
dal risparmio sulle indennità dei 94 dirigenti, che percepiscono tra i 15 e i 20 mila euro. «Rafforzeremo le soprintendenze, depotenziate nel 2011, sia come personale che come strutture. I parchi, via via che si istituiscono con il loro territorio e i loro confini, torneranno in vita. Ma ne potranno nascere altri 13: 16 in tutto, come previsto dalla legge Granata».
I direttori dei parchi sono stati ascoltati in commissione Cultura. E hanno espresso le loro perplessità.
«È un tentativo di razionalizzare e rendere più efficiente un dipartimento che incide più di tutti gli altri sui costi della Regione. In una prima fase saltano complessivamente una novantina di dirigenti, che potranno chiedere di avere assegnati i nuovi posti in pianta organica. Chi resterà fuori andrà negli altri dipartimenti o sarà ricollocato senza indennità», spiega Gelardi.
Punta i piedi pure il Pd. Mariella Maggio, componente della commissione Cultura, ha già espresso i suoi dubbi: «Il parco di Selinunte ha ridato vita all’area del Belice. Ha consentito una fruizione più piena del territorio, con un percorso che si intrecciava con il turismo enogastronomico e con l’indotto. Se si rimanda la
gestione all’interno delle soprintendenze, facciamo un passo al contrario». 

Anche il Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, interviene a seguito dell’allarme lanciato dalla dr.ssa Caterina Greco, responsabile del Parco Archeologico di Selinunte - Cave di Cusa, sull’ipotesi che prevede la soppressione di alcuni parchi archeologici in Sicilia. Afferma: “ Condivido le perplessità e preoccupazioni della Direttrice del Parco dr.ssa Greco sulle criticità del nuovo assetto organizzativo del dipartimento regionale dei Beni Culturali. La meritoria opera portata avanti negli ultimi anni dall’attuale staff dirigente ha riportato sotto i riflettori il patrimonio archeologico della nostra città- afferma Errante- permettendo di cogliere importanti risultati, anche nell’ambito dei finanziamenti, che consentiranno la riqualificazione dei nostri beni. Auspichiamo quindi la conferma del nostro parco archeologico- continua Errante- sono noti i rapporti di sinergica collaborazione tra la Civica Amministrazione e la dirigenza del Parco e sarebbe un peccato interrompere il percorso virtuoso che è stato intrapreso .”