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13/03/2013 15:22:27

Continua il progetto "Trireme romana" dell'associazione "Vela Latina Trapani"

Il progetto è stato avviato qualche mese fa, coinvolgendo un gruppo di detenuti individuati dalla casa di reclusione di Favignana, per dare una mano, sotto la direzione del maestro ebanista Battista Balistreri, alla costruzione in scala della “Trireme”, un’imbarcazione che fu protagonista, nella battaglia delle Egadi, della prima guerra punica, da utilizzare per la promozione del territorio. L’iniziativa è stata presentata, allora, nei locali delle cantine marsalesi Caruso & Minini, il cui titolare, Stefano Caruso, si è immediatamente appassionato al progetto che ha grande valenza sociale, decidendo di sostenerlo. Alla presentazione erano presenti il presidente del Consiglio Comunale di Favignana, Ignazio Galuppo, la professoressa Francesca Oliveri, della Soprintendenza del Mare, Antonio Fragapane, progettista tecnico e studente in attesa dell’imminente laurea alla facoltà di Archeologia Marina e Navale all’Università di Trapani, Tonino Sposito, referente dell’Associazione “Vela Latina Trapani”, il professore Franco Torre, della stessa facoltà di Archeologia Marina dell’Università di Trapani e Stefano Caruso, titolare delle cantine. Sono nove i detenuti coinvolti nel progetto e già coinvolti nei laboratori di “maestro d’ascia” avviati dalla facoltà, in grado, per le competenze acquisite, di lavorare anche nei cantieri navali di Trapani. Una volta completato, il modellino dovrebbe essere esposto per un periodo presso lo Stabilimento Florio di Favignana, a disposizione dei turisti di passaggio, per poi emigrare in giro per l’Italia e a anche all’estero. L’idea, ancora più ambiziosa, è, in futuro, quella di realizzare una nave di dimensioni reali, di circa 35 metri. Il modello che invece è in lavorazione è di 1,80 per 1,20 metri. L’idea iniziale era quella di avviarlo in un viaggio itinerante per esposizioni presso le gallerie nazionali che fanno parte di un circuito storico-culturale, ed esporlo presso le maggiori strutture ricettive delle Egadi, per poi tornare a Marsala, nella sua sede naturale delle cantine Caruso e Minini.
La realizzazione dell’opera è prevista per il mese prossimo: per 20 giorni, intanto, non è stato possibile fruire della manodopera dei detenuti in quanto gli stessi sono stati impegnati in permessi da trascorrere con le rispettive famiglie.