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16/02/2013 15:25:31

Educare i giovani al web: un progetto pilota della Regione Siciliana

Sono solo alcuni dei nuovi reati che viaggiano attraverso internet, da YouTube a Twitter, da Facebook alle chat on line. Parte adesso dalla Sicilia, in collaborazione con la Liguria e la Puglia, un progetto-pilota in Italia – chiamato “Giovani e web” – che punta a educare i ragazzi alle regole del mondo virtuale e a metterli al riparo dalle insidie della rete. A proporlo è l’Ufficio tutela dei consumatori della Regione siciliana, in collaborazione con il Det (dipartimento di Diritto della prestigiosa Fondazione Rosselli), con la Polizia Postale di Palermo e Catania e la Scuola di Telecomunicazioni delle Forze Armate, con sede a Chiavari.
Oggi la presentazione a Palermo, a Palazzo d’Orleans, con la responsabile dell’ufficio Tutela dei consumatori della Regione siciliana, Maria Castri; il coordinatore del Centro di ricerca Det della Fondazione Rosselli, Alessandro Palmigiano; il tenente colonnello Stefano Schiappacasse e il tenente colonnello Paolo Pugnana della Scuola telecomunicazioni delle Forze armate di Chiavari.
Il progetto, mirato agli alunni delle scuole medie inferiori e del primo biennio delle superiori di scuole pubbliche e private, prevede una serie di attività:la realizzazione di una guida che sarà distribuita agli studenti; una serie di incontri con gli alunni delle scuole coinvolte; la diffusione del manuale sui siti www.ioconsumatore.eu, www.giovanieweb.info e www.osservatoriocommercio.regione.puglia.it.
“Internet viene percepito come un mondo virtuale – dice Maria Castri – ma è assolutamente reale, dove ci sono i buoni e i cattivi. E proprio perchè reale, può essere pieno di trappole e di insidie: molti non sanno, infatti, che pressocchè tutto quello che si fa utilizzando il web resta tracciato e, spesso, non si può più cancellare. Da queste considerazioni è nata l’idea di realizzare il progetto, dedicato ai giovani navigatori ma che ci auguriamo possa essere condiviso anche dai professori e, soprattutto, dai genitori”.
La cautela nasce dalla conoscenza delle regole e dei limiti. La Fondazione Rosselli ha esaminato e illustrato i casi giurisprudenziali più recenti e stilato un decalogo “d’oro” .
“Anche nel mondo virtuale ci sono dei diritti – spiega Alessandro Palmigiano -, quello di non fornire informazioni che ci appartengono e di proteggere la propria identità, quello a essere rispettati dagli altri navigatori, quello di esprimersi liberamente nel rispetto del diritto degli altri”.