Una Trapani “resuscitata” che dal 2005 s’è sempre più migliorata in tutti i comparti del vivere sociale.
Trapani è divenuta l’orgoglio di tutti noi concittadini trapanesi. Turisti che, da ogni parte del globo terrestre, arrivano e soggiornano anche brevemente a Trapani; non pochi, divenuti persino proprietari di mini alloggi e che altresì, increduli rimangono abbagliati per le infinite bellezze paesaggistiche, per le ricchezze storico architettoniche di molti prestigiosi Palazzi sia dei Privati che di Enti ed Istituzioni Pubbliche rigorosamente restaurati ed ancora, per tant’altro da lunghissimo elenco che comunque, tutti i trapanesi ben conosciamo, per così come sappiamo da cosa è stato ingenerato questo “miracolo”.
Quì, non posso esimermi dal riesumare ricordi della mia bisnonna che, ben amministrante otto figli, tra altre verità ci raccontava quel che all’epoca (ma di sempre odierna realtà) avveniva in Chiesa allorquando i credenti chiedevano i canti accompagnanti l’omelia: “cari credenti, ve lo dice madre badessa che senza dinari non si canta messa”. E’ così che Trapani è divenuta l’orgoglio
infinito: denari che sono affluiti a quantità nelle casse pubbliche e conseguentemente tramutatesi nella buona Amministrazione d’una Città che nessuno o solo pochi mal conoscevano.
Una Trapani che ha “magicamente” rinvigorito la volontà ai non mai più abbandoni, per restarci e magari investire nei diversificati settori economici e soprattutto a credere nella continuità migliorativa e nel superamento di talune problematiche che inevitabilmente si presentano.
Spero che questi miei concittadini trapanesi, anche per individuale tornaconto
(quantomeno) e perchè le nuove generazioni che ne seguiranno, abbiano a godersi la preziosità di questa Città equivalente a ricchezza e malgrado (purtroppo) che, in qualche modo stà pure risentendo della crisi economica coinvolgente l’ Europa e Continenti altri, abbiano a meditare su chi è stato in grado di fare affluire denari, riflettano sulla certezza della già dimostrata capacità, e perché nella ormai imminente tornata elettorale sappiano ben valutare chi è stato in grado di portare la Città di Trapani al massimo splendore (sugli occhi di tutti) e perchè si escluda la dispersione di voti su candidati che di questa nostra Trapani poco o niente importa, né potrà, né saprebbe fare, né tantomeno interessare, poiché non ci ben rappresentano e per tornare alla mia bisnonna:
“chi lascia il vecchio per il nuovo, sa cosa lascerà ma non sà cosa troverà”.
Cordialmente,
Salvatore Baldarotta