Fino all'ultimo si è tentato un rinvio della discussione della delibera, per capire se c'erano margini di trattativa per salvare l'azienda, sommersa dai debiti, e pertanto posta in liquidazione dal commissario straordinario dell'ente, Giammanco. I consiglieri però si sono arresi di fronte all'evidenza che in caso di voto contrario avrebbero rischiato di pagare di tasca propria il mantenimento in vita dell'ente.
A conclusione di oltre 3 ore di serrato dibattito il Consiglio Provinciale di Trapani, tornato a riunirsi ieri sera in seduta di prosecuzione, ha approvato a larga maggioranza (21 voti a favore e 4 contrari) la deliberazione per lo scioglimento e la messa in liquidazione della Società partecipata Mega Service, ai sensi del 4° comma dell’art. 2484 del Codice Civile, proposta all’Aula dal Commissario Straordinario della Provincia Regionale, Luciana Giammanco, che l’aveva adottata lo scorso 21 gennaio.
Questo non significa – sottolinea il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma – che si è inteso abbandonare i dipendenti della Mega Service al loro destino. Al contrario, nel ringraziare tutti i Consiglieri, i Sindacati e tutte le altre Istituzioni che si sono adoperate per la ricerca di una positiva via d’uscita, rivolgo un pressante appello, anche a nome di tutti i gruppi consiliari, ai componenti del tavolo tecnico voluto dal Presidente della Regione affinché prosegua il proprio impegno con immutata tensione, riservando anzi, se possibile, ancora maggiore attenzione alla problematica in questione che vede addirittura in ballo il presente ed il futuro esistenziale di tante famiglie alle quali, al di là di quelle che possono essere le apparenze, dobbiamo garantire ogni possibile sostegno, pur ribadendo che il voto di ieri sera era ormai praticamente un atto dovuto non più eludibile.
Prima della votazione finale del provvedimento, il Consiglio Provinciale, sempre a maggioranza, ma con 15 voti contrari, 4 astenuti e 7 favorevoli, ha respinto una mozione, presentata e sottoscritta dai Consiglieri Giuseppe Ortisi ed Ignazio Passalacqua, tendente a rinviare di 30 giorni, cioè fino al prossimo 11 marzo, la decisione sulle sorti della Mega Service. Ciò, in adesione all’invito in tal senso formulato dall’apposito tavolo tecnico istituito dal Presidente della Regione e riunitosi a Palermo lo scorso 7 febbraio.
Tale invito però non è stato ritenuto sufficiente dalla stragrande maggioranza del Consiglio Prov.le che, certamente non a cuor leggero per le gravi ripercussioni a carico di 72 persone che perdono il posto di lavoro, ha tuttavia ritenuto, come si afferma nell’apposita relazione redatta dai Dirigenti del 1° e 3° settore, che la via dello scioglimento della Megaservice risultava obbligata al fine di evitare il protrarsi di una gestione antieconomica, con serie ripercussioni negative sugli equilibri di bilancio dell’Ente Provincia. In pratica, assunte le risultanze dell’assemblea straordinaria della società partecipata del 21 gennaio scorso, è stato preso atto della impossibilità del socio unico (la Provincia Regionale) di procedere al ripianamento delle perdite (1.853.410,00 euro al 31.10.2012, valore negativo del patrimonio netto di euro 1.732.534,00 ed una massa debitoria di 3.114.483 euro), senza che la Mega Service abbia comunicato al proprio socio unico il reale stato dell’arte della società nel corso dell’intero anno 2012.
Peraltro, il Consiglio Provinciale, nella lunga riunione tenuta nella notte fra il 31 gennaio ed il 1° febbraio scorsi, aveva già approvato un documento che rinviava alla seduta di ieri sera la prosecuzione dei lavori per valutare la proposta del Commissario Straordinario alla luce delle risultanze del succitato tavolo tecnico che, come già detto, ha però partorito soltanto l’invito ad un ulteriore rinvio del pronunciamento dell’Aula senza indicare alcunché di concreto per un possibile percorso di salvataggio della società Mega Service e soprattutto dei suoi dipendenti.
Con il provvedimento definitivamente approvato ieri sera dal Consiglio Provinciale, riunione alla quale hanno assistito in gran numero ma osservando un comportamento irreprensibile i dipendenti della Mega Service, viene anche nominato un Collegio di Liquidatori, composto da due membri, a far parte del quale sono stati chiamati l’Avv. Pietro Bruno del Foro di Trapani ed il Dott. Giuseppe Mazzeo di Palermo. E’ stato altresì deliberato di dare mandato al Collegio dei Liquidatori di proporre, prioritariamente, ai creditori della Mega Service un concordato preventivo.
Tutti gli atti relativi a questa deliberazione saranno trasmessi – così come richiesto dai Consiglieri Passalacqua e Daidone – alla Procura della Repubblica per gli eventuali accertamenti di competenza della magistratura.
Si ricorda che la nascita della Mega Service S.p.A., società a capitale pubblico, di cui l’Ente Provincia inizialmente deteneva il 51% della partecipazione azionaria, mentre il restante 49% era a carico di “Italia Lavoro S.p.A.”, era stata voluta dall’Amministrazione del tempo e deliberata dal Consiglio Provinciale nel maggio del 2004 con lo scopo di dare occupazione agli operai dell’ex IMAM di Castelvetrano (l’azienda metalmeccanica dell’indotto FIAT la cui attività era cessata tempo lasciando i dipendenti senza lavoro) che avrebbero dovuto occuparsi della diretta gestione delle riserve naturali, della verifica e manutenzione degli impianti termici, della pulizia e piccola manutenzione degli immobili provinciali, della gestione degli impianti sportivi e turistico culturali, nonché della cura del servizio di manutenzione ordinaria, discerbatura, pulizia banchine e cura della segnaletica delle strade provinciali facenti parte del comprensorio della Valle del Belice.