L'approvazione definitiva si potrà avere fra de o tre anni. Intanto, l'iter é cominciato. 400 sono stati i voti a favore e 175 quelli contrari. I contrari hanno attraversato i due schieramenti, conservatore e laburista, tanto per capire come é delicato il problema di coscienza. I due partiti hanno avuto al loro interno favorevoli e contrari.
Prima o poi, anche l'Italia percorrerà questa strada. Qua da noi é più difficile, e ritarderà, per la presenza della Chiesa cattolica, fortemente contraria, almeno nelle alte gerarchie, alla possibilità di unire in matrimonio due uomini o due donne. L'argomento di solito addotto contro le nozze gay é che la funzione del matrimonio é quella di procreare. Il gran rabbino di Parigi, Bernheim, si é richiamato a un antico testo esoterico, che a sua volta richiama il mito dell'uomo androgino di Platone. Dio lo divise in due, una parte maschile e una parte femminile. Ognuna delle due parti tende a congiungersi all'altra nell'amore. Per Platone, che verosimilmente era gay, nell'accezione dell'antica Grecia, bastava quest'amore a giustificare l'unione. Per gli ebrei e i cristiani non basta. Per loro é necessario che i due esseri siano di sesso opposto in modo da poter procreare.
Chi, invece, milita per il matrimonio di due esseri dello stesso sesso, non pone l'accento sulla necessità della procreazione, ma sul solo amore.
Francamente é difficile per noi educati nel cattolicesimo, capire che ci possa essere un matrimonio tra gay. Ma se ci facciamo forza, e usciamo dalla visione che ci hanno dato secoli di insegnamento religioso, vediamo che non c'é gran differenza tra un uomo e una donna che decidono di sposarsi e due uomini o due donne che vogliono vivere insieme. Anche nel caso dei due eterosessuali ci può essere la scelta di non fare figli. Anzi, questa scelta é in aumento. Può pure succedere che pur volendo figli, non ne abbiano. In questi casi, il matrimonio viene privato del risultato della sua finalizzazione, e diventa come il matrimonio tra due omosessuali.
Un altro argomento che viene opposto al matrimonio gay é che se adottano un figlio o lo concepiscono in maniera eterologa, il figlio non potrà crescere bene, mancando una delle due figure fondamentali, o il padre o la madre. Ma i sociologi non sono tutti d'accordo su questo. Anzi molti sostengono che un figlio educato da una coppia gay può essere cresciuto meglio di tanti figli nati in matrimoni non riusciti.
Una sola cosa mi stona in tutto il discorso dei matrimoni gay, ed é il nome. Perché chiamarlo matrimonio? Da sempre abbiamo pensato al matrimonio come l'unione di un uomo con una donna. Per evitare confusione potremo dargli un altro nome, sia pure con simili o uguali diritti e doveri. Che so, chiamiamolo unione, o convenzione o contratto o qualunque altro nome che non sia matrimonio, dato che questo nome ha una sua particolare etimologia e significato.
Leonardo Agate