1. "per esempio il barbuto pio da petrelcina mi pare un falso idolo.
2. "Come il Vaticano ha costruito un impero immobiliare segreto con i milioni di Mussolini"
3. "il dio denaro unico vero dio per il clero"
4. "ecco questa é la verità! i soldi. i beni immobili. Il predicare bene e razzolare male.. che schifo.
Ho mantenuto i modo poco grammaticale dei tweet. Questi sono, come li ho trascritti. Il contenuto non é equivoco, però. Andando avanti nella lettura delle risposte e osservazioni al tweet papale, non sono riuscito a leggerne di sostegno al Pontefice. Alcuni estendono il discorso alla pedofilia nella Chiesa, altri alla storia dell'Inquisizione, e via di questo passo...
Mi chiedo ancora, ma chi glielo ha fatto fare al papa di scendere dell'arena coi leoni? Può darsi che a una certa età pure i papi dovrebbero andare in pensione, per non essere zimbelli nelle mani dei collaboratori più stretti. Probabilmente uno di questi collaboratori, modernista come tanti preti, ha ritenuta cosa buona e saggia che il papa scendesse al livello della Rete. Nulla é così di moda oggi come la Rete. "Dolce e Gabbana" sono icone del passato, adesso chi vuole "essere" deve andare sulla piazza mondiale, e là deve dire la sua, al megafono più grande del mondo.
Ma ci sono persone e persone. C'è l'uomo comune che se intende salutare per Capodanno tutti i giovani del mondo, si prende la risposta piccata della moglie che, lasciata sola con i figli nella feste santificate, gli risponde piccata e fa sapere, con un altro tweet, a tutto il mondo che lui se n'è stato lontano da casa in compagnia dei suoi"amici di merda". E' capitato a Capodanno a Enrico Mentana e a sua moglie. Per Mentana, però, la cosa può stare bene. Mentana non é il papa, e non ha le tradizioni millenarie della Chiesa cattolica.
Per il papa, che non é un uomo comune, ma il vicario di Cristo sulla terra, non va bene esporsi alle fregnacce del primo venuto. Si abbassa così al livello del peggio. Su Twitter non si può avere una discussione ponderata sulle verità di fede, non é un salotto buono. E' soltanto una grande piazza virtuale in cui milioni di persone di tutto il mondo, senza nemmeno qualificarsi, sparano le più fantasmagoriche ca...te, che possono imbrattare di brutto la candida veste papale.
Finché il papa discetta con le sue omelie e i suoi scritti attraverso i canali collaudati della comunicazione del pensiero papale, può trovare avversari agguerriti come lui, di fede opposta o senza fede. E' sempre un buon cimento, per lui, per loro e per noi, che possiamo, se vogliamo, approfondire quell'unione magica che in ognuno lega il naturale al soprannaturale. Ma se il papa scende al livello di chi vuole vivere alla moda e fare della propria esistenza un'avventura tesa al riso e al piacere, ne avrà la conseguenza che gli uomini, in modo sempre più massiccio, lo considerino niente più che un semplice funzionario di uno stato, quello della Città del Vaticano, che può essere sbeffeggiato come qualunque altro uomo pubblico.
Leonardo Agate