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11/02/2013 06:54:11

Presentato alla Calcestruzzi Ericina "Io riattivo il lavoro"

Dove il boss Vincenzo Virga è stato sconfitto dallo Stato, dalla sua stessa comunità. Perché la Calcestruzzi Ericina, dopo essere stata sequestrata e confiscata al capomafia, ora è nelle mani di sei soci, di sei lavoratori che hanno atteso la fine ell'amministrazione giudiziaria per entrare sul mercato da imprenditori, soprattutto da uomini liberi. Oggi la Cgil in un sito che è stato di Cosa Nostra e che invece è passato all'antimafia ha presentato la raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge d'iniziativa popolare "Io riattivo il lavoro - Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori e delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata". L'azienda venne confiscata nel 2000 ed è uno dei pochi esempi positivi. La maggior parte delle attività produttive che sono state tolte alla mafia hanno subito soltanto una lenta ma inesorabile agonia. Non sono mai riuscite a rimanere sul mercato e dopo qualche tempo hanno dovuto consegnare i libri contabili in tribunale per la liquidazione.

La "Calcestruzzi Ericina" è invece rimasta in piedi, anche quando Cosa Nostra aveva tentato di riprendersela ma trovò sulla sua strada l'ex prefetto Fulvio Sodano che ne impedì la vendita. Per il segretario provinciale della Cgil Mimma Argurio si tratta di "un'esperienza che deve essere presa a modello. La proposta di legge intende sostenere, con i fatti, tante altre aziende che si trovano invece in difficoltà. Questa terra ha bisogno di un'economia pulita, che sia lontana da qualsiasi condizionamento mafioso. Ecco perché la Cgil intende fare la sua parte. Il 90% delle aziende confiscate finisce male. Serve uno strumento legislativo per invertire questa tendenza negativa". Al fianco del sindacato anche le associazioni impegnate nella lotta a tutte le forme di criminalità organizzata ed a Cosa Nostra. 



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