Capiamo l’impegno dell’amministrazione per mantenere vivo l’interesse nazionale sulla nostra città ma suggeriamo delle valide alternative.
Potremmo finire sulle pagine dei quotidiani e al centro delle discussioni sui social network per un progetto che si occupi di inclusività e di cooperazione tra i popoli?
Potremmo immaginare Trapani come luogo per un incontro dei popoli del Mediterraneo e non come città di frontiera che ospita CIE?
Potremmo essere al centro delle discussioni per la scelta di attrezzare aree dedicate a chi ama lo sport e per la costruzione vera di una educazione alla salute?
Perché, si sa, “l’importante è che ne parlino” ma, per una volta, vogliamo che ne parlino bene?
Associazione “Trapani Cambia