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24/01/2013 05:47:33

Peculato, chiesta la condanna per un medico. Droga, assolti due giovani di Marsala

Avrebbe usato, secondo l'accusa, l'auto di servizio per fini personali.
Le indagini furono avviate alcuni anni fa a seguito di esposto anonimo pervenuto presso gli uffici dell'azienda sanitaria. Nella missiva si rappresentava che il direttore del Dipartimento di Salute Mentale era solito farsi accompagnare a casa con l'auto di servizio.  L'ex direttore del Dipartimento di Salute Mentale, sentito nell'ambito del processo, ha sostenuto di avere usato la vettura esclusivamente quando si recava fuori dal territorio del Modulo Dipartimentale di Psichiatria di Alcamo e Castelvetrano di cui era titolare. Ha inoltre spiegato che preferiva farsi prelevare dall'autista a Castellammare, piuttosto che presso gli uffici alcamesi, al fine di ridurre il consumo di carburante.
«Il tragitto da Castellammare a Trapani - ha puntualizzato - è inferiore rispetto ad Alcamo. Sarebbe stato illogico che io mi recassi presso gli uffici alcamesi comportando una maggiore spesa». Il processo proseguirà il prossimo 28 gennaio con gli interventi degli avvocati Ernesto Leone ed Antonino Todaro. 

DROGA. Sono stati assolti dal giudice Antonio Genna due giovani marsalesi, i 25enni Giuseppe Bertolino, pluripregiudicato, e Ignazio Riggio, incensurato, che lo scorso 20 agosto furono bloccati e arrestati dalla polizia nei pressi di Birgi. Erano in auto sulla strada provinciale per Trapani e all'alt imposto dagli agenti, che ne seguiva le mosse, uno dei due (Bertolino) cercò di disfarsi del contenuto di un sacchetto di cellophane (14 grammi di eroina). Nell'abitazione di Bertolino, poi, i poliziotti trovarono materiale ritenuto utile al confezionamento delle dosi di stupefacente. Ignazio Riggio, però, affermando che quel giorno aveva solo dato un «passaggio» al pregiudicato. Per quest'ultimo, invece, non sono emerse prove circa una destinazione diversa dall'«uso personale» della droga gettata dal finestrino. A difendere i due imputati sono stati gli avvocati Giampaolo Agate e Gabriele Pellegrino.

ABUSO D'UFFICIO. E' stato assolto dalle accuse di abuso d'ufficio e omissione d'atti d'ufficio l'ex preside del locale istituto commerciale «Garibaldi» Francesco Paolo Marino. Ad emettere la sentenza è stato, ieri, il Tribunale, che ha accolto la richiesta del pm Nicola Scalabrini. A difendere Marino (in passato preside anche dell'Itg di Trapani) è stato l'avv. Erino Lombardo.
Alla base del processo la denuncia di un'insegnante tecnico-pratica di laboratorio di informatica (l'alcamese Caterina Labruzzo), che ritenne di essere stata danneggiata nella redazione della graduatoria interna dei docenti soprannumerari. Risultando, infatti, ultima in graduatoria, non ebbe più cattedra piena (18 ore) nella scuola marsalese, ma dovette completarla con alcune ore d'insegnamento a Mazara. Ma dall'indagine condotta dai carabinieri della Procura emerse che a trarre in inganno chi coordinò il lavoro per la redazione della graduatoria interna (il vice preside Gentile, poi deceduto) fu un altro insegnante, anche lui alcamese, che per non cambiare sede di lavoro produsse una documentazione con si attestava che il figlio era affetto da un grave handicap. In realtà, però, sembra, si trattasse di un'allergia a qualche alimento. L'insegnante finì, quindi, sotto processo per falso in atto pubblico.