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24/01/2013 11:34:53

"Ebraica", al Convento del Carmine una mostra in ricordo dell'Olocausto

La mostra si concluderà il 3 marzo 2013 e sarà fruibile tutti i giorni, escluso il lunedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

“Ebraica”, la mostra di Vincenzo Ognibene e Manlio Geraci
presentata lo scorso settembre a Palazzo Steri sotto il patrocinio
dell’Università di Palermo, giunge al Convento del Carmine in un nuovo
allestimento e con nuove opere in occasione della Giornata della Memoria.
La mostra, che comprende circa 50 dipinti di Ognibene e una grande
installazione di Geraci, rivisita la Shoah e la memoria dell’ebraismo nella
specificità del linguaggio dei due artisti: pittore di poetiche e allusive
filigrane iconiche, Ognibene da anni intreccia la memoria della Sicilia
contadina con le radici tenaci dell’ebraismo siciliano, in un itinerario
complesso e stratificato (anche autobiografico) attraverso temi e simboli
delle civiltà mediterranee. Geraci, che interroga nella sua pratica di scultore
tecniche e materiali diversi, ha allestito una scena di frammenti tragica e
silenziosa che riannoda la presenza pudica di corpi e oggetti al dramma
indicibile dell’olocausto.

Vincenzo Ognibene (Termini Imerese, 1947), è una delle figure più
rappresentative singolari del panorama artistico siciliano. Architetto
di formazione, ha letto la geografia del paesaggio siciliano nella sua
complessità antropologica e memoriale in una pittura di segni che si
richiama alla grande tradizione novecentesca.

Manlio Geraci (Palermo, 1949), architetto e restauratore, esplora da
anni le proprietà insieme tattili e simboliche delle tecniche proprie
della scultura, dalla terracotta al gesso, dal mosaico alla pietra,
distillando ogni volta la specifica spiritualità formale in un processo
esecutivo che è riconoscimento della memoria del gesto e della
materia.