In merito a quella dell’11 settembre 2004, effettuato al commissariato di polizia di Mazara, secondo Indorato, Jessica avrebbe sussurrato alla madre, Anna Corona, la frase «Quannu ero con Alice (la sorella minore, ndr), a casa ch’ha purtai» e non semplicemente «a casa c’ha purtai». E inoltre: «Mà, comunque, a picciridda carìu». Per la parte civile quella «picciridda» non poteva che essere Denise, scomparsa l’1 settembre 2004. In relazione, poi, all’intercettazione effettuata sullo scooter di Jessica quando questa era con l’ex fidanzato Fabrizio Foggia, la sorellastra di Denise, imputata con l’accusa di concorso in sequestro di minorenne, secondo Indorato dice: «Purtroppo, ci ho provato», mentre il ragazzo risponde: «E ora vi ammazzo a tutti... e anche per errore ci l’ammazzasti a chidda?». L’attesa, adesso, è tutta per la prossima udienza (19 febbraio), quando Jessica, come annunciato dai suoi legali, sarà in aula per rispondere alle domande di magistrati e avvocati.