Il prossimo 3 febbraio si terrà l’open day rivolto agli alunni delle scuole medie in procinto di iscriversi alle superiori e proprio su quella giornata contano gli insegnanti, convinti che il futuro dell’Agrario possa essere legato solo ai nuovi iscritti prvenienti anche dai Comuni vicini. C’è stato un tempo in cui i convittori erano 60, provenienti da tutta la Sicilia: adesso sono 14, e circa 40 le domande di iscrizioni poi ritirate da parte delle famiglie che verificano come i locali per ospitare gli alunni non siano confortevoli e all’altezza dell’offerta formativa della scuola. Il futuro è compromesso per il Convitto, e a spiegare ancora una volta il problema è il preside: <Nell'arco degli anni, pur tra diverse promesse per i nuovi locali dove ospitare i convittori, mai nulla è stato fatto. C'è un progetto approvato da 3 anni, coofinanziato da Stato, Regione e Provincia, ma i soldi la Regione non è mai riuscita a stanziarli, e i ragazzi, ospitati in una struttura ormai decadente, hanno man mano preferito non frequentare più il Convitto>. La soluzione potrebbe essere quella già reclamata, ossia che gli alunni potrebbero essere ospitati nei locali del Convitto frequentato dagli studenti della Facoltà di Enologia, una struttura di 4 piani che darebbe sollievo all’Agrario. <Niente in contrario alla Facoltà – conclude Pocorobba – dico solo che si potrebbe spostare in altri locali di cui il territorio dispone, e lasciare libera questa che è di pertinenza dell’Istituto>.