Scrive il comandante dei vigili di Marsala, Vincenzo Menfi, in relazione al mancato invito di La Rosa

Vorrei osservare che diversi dipendenti della polizia municipale in quiescenza ( mi permetto di menzionare, a titolo esemplificativo, il capitano Enzo Paladino o il capitano Graffagnini, che ricoprivano ruoli di grande responsabilità) hanno partecipato alla festa senza essere stati espressamente invitati, offrendo un esempio di profondo ed autentico attaccamento al corpo, quali appartenenti alla famiglia della polizia municipale.
L'ex dirigente p.m. non ricorda, peraltro, che due anni fa - in occasione della festa del corpo del 2011 - gli consegnai personalmente l'invito, in compagnia di un vigile, ma egli lo declinò gentilmente.
Quanto ai giudizi poco edificanti espressi su persone - ignote - vicine al sindaco e che alimenterebbero sentimenti di ostracismo nei suoi confronti, mi permetto di suggerire al La Rosa di farne pubblicamente i nomi ed assumersi la piena responsabilità delle sue affermazioni o, in caso contrario, di tacere.
La facoltà di esprimere giudizi sprezzanti sul prossimo non è certamente una prerogativa dell'ex dirigente della polizia municipale.
Esistono però uomini i quali - nonostante nutrano disprezzo per gli empi, gli incapaci, i calunniatori e i bugiardi ( senza alcun riferimento personale a chicchessìa) - preservano la loro lingua dalle maldicenze e confidano nei giudizi etici espressi dal popolo e dalla storia, ai quali nessuno potrà sottrarsi.

Il Comandante la Polizia Municipale
Dott. Vincenzo Menfi