09,00 - E' attesa per oggi la sentenza del processo con rito abbreviato che si tiene davanti al Gup di Marsala circa un sistema di truffe congegnati da alcuni marsalesi su «aste fantasma» al Tribunale di Torino.
Due richieste di condanna sono state avanzate dal pm Nicola Scalabrini. Diciassette le «vittime» individuate, tutte convinte di poter fare ottimi affari comprando a prezzi «stracciati» automobili, motociclette, imbarcazioni da diporto motori fuoribordo e altro.
Le condanne sono state chieste per il 55enne ex carabiniere Salvatore Lombardo (richiesta: 3 anni e 8 mesi di reclusione), marsalese, residente a Torino, e per il fratello Giovanni Lombardo, di 48 anni, (per lui 2 anni e 8 mesi). Per entrambi, comunque, il pm ha chiesto l’assoluzione dall’imputazione di associazione per delinquere. Nello stesso procedimento sono rimasti coinvolti anche altri due marsalesi, Carlo Genna, di 54 anni, e Antonio Maniscalco, di 57, carrozziere, che si difende affermando di essere una vittima della truffa e non uno degli autori. Per Genna e Maniscalco la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Sia su questa richiesta che su quelle di condanna il gup dovrebbe pronunciarsi oggi L’ammontare complessivo della truffa è stato stimato dagli inquirenti in oltre mezzo milione di euro. A difendere i fratelli Lombardo sono gli avvocati Giovanni Gaudino e Salvo Lo Greco, mentre Genna è assistito da Diego Tranchida e Maniscalco da Paolo Paladino.
AGGRESSIONE A UN'AUSILIARIA. Avrebbe aggredito un’ausiliaria del traffico al fine di impedirle di farle una multa. Una donna croata, Nedea Bukuvic, è finita sotto processo. L’episodio è accaduto il 2 marzo di due anni fa, in via Marsala a Trapani. «Ho notato un’auto sprovvista di ticket», ha raccontato ieri Sonia Mauro, l’ausiliaria vittima dell’aggressione. «All’improvviso sono stata aggredita dalla proprietaria dell’auto. Mi ha bloccato per le braccia tentando di strapparmi, con la forza, il blocchetto degli avvisi. Mi ha sferrato un calcio ad una gamba e poi un colpo alla nuca». All’aggressione avrebbe preso parte anche il marito della donna. Ieri sono stati sentiti due passanti.
OFFESE AI VIGILI URBANI. Offese alcuni vigili urbani intervenuti per sedare una lite. Antonietta Erice, 20 anni, trapanese, è stata condannata a venti giorni con la sospensione della pena, per oltraggio a pubblico ufficiale.
L’episodio era accaduto il 6 novembre di due anni fa nel centro storico. La giovane, dopo essersi rivolta con tono offensivo nei confronti dei vigili, invitata ad assumere un atteggiamento rispettoso, ribadì la frase appena pronunciata. L’imputata ha chiesto di definire la sua posizione con il rito del patteggiamento.