I rilevamenti sarebbero registrati da alcuni esperti dell’area marina protetta delle Egadi. Attualmente pare che, la prima ed importante attività di bonifica, sembra essere stata condotta unicamente da volontari della locale Associazione Vigili del Fuoco in congedo, motivati dall’esigenza di agire tempestivamente, per evitare una più grave deturpazione dei litorali interessati, con mezzi di fortuna e senza le adeguate competenze che consentirebbero certamente la rimozione ecologica dei liquidi inquinanti. Preso atto che in quella zona di mare prossima alla riserva delle Egadi transita oltre il 30 per cento delle petroliere internazionali l’on. Giovanni Lo Sciuto, nei giorni scorsi, ha firmato una articolata interrogazione dove chiede al Governo regionale, un piano di controllo specifico, per evitare gravi rischi ambientali e, allo stesso tempo, sempre nell’interrogazione, L’on. Lo Sciuto chiede quali urgenti iniziative il Governo regionale intende intraprendere per fronteggiare il grave inquinamento rilevato nelle coste delle Isole Egadi