E' stato tradito dal fatto che durante la rapina si è levato il passamontagna, quindi il suo volto è stato immortalato dalle videocamere. Pietro Genovese, pregiudicato di 24 anni, è stato così arrestato dagli agenti della Sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile.
Nei confronti di Genovese è stata eseguita un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip Antonio Cavasino su richiesta del sostituto procuratore Antonio Sgarrella. Il giovane è gravemente indiziato non solo di rapina aggravata e porto illegale di arma da sparo, in relazione all'episodio di piazza Cimitero, ma anche del reato di tentata rapina aggravata in concorso commesso quello stesso giorno a danno di un'altra rivendita di tabacchi. Nel primo pomeriggio dello scorso 7 gennaio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due rapinatori entrarono in azione prima nella tabaccheria di via Del Legno, in prossimità dell'ora di chiusura, ma la pronta reazione del titolare, che avrebbe spostato la pistola puntatagli contro il viso, avrebbe indotto il malvivente armato e a volto coperto, a raggiungere il complice rimasto all'esterno per allontanarsi dalla zona. Pochi minuti dopo i due avrebbero fatto irruzione nella tabaccheria di piazza Cimitero, facendosi consegnare dalla titolare, sotto la minaccia dell'arma, tutto il denaro contenuto nei cassetti e nella cassaforte, per un importo totale di quasi novemila euro.
Visionando le immagini registrate dal sistema di sorveglianza gli agenti della Mobile avrebbe riconosciuto Pietro Genovese. Il giovane, peraltro, in Questura avrebbe poi ammesso le proprie responsabilità. Le indagini proseguono per l'identificazione del complice.