Il tribunale ha respinto le eccezioni che erano state presentate dall'avvocato Giovanni Gaudino. Ha invece acquisito alcune consulenze tecniche per dei periti, nominati dalla Procura, che cercheranno di capire se gli interessi pratica dagli imputati sono da considerari usurari o meno. Ha rinviato la decisione sulla richiesta di rito abbreviato, ma ha acquisito il fascicolo del Pd. Prossima udienza 13 Febbraio.
09,00 - Continua a Marsala il processo per usura che vede imputati l'imprenditore edile marsalese Mario Rallo, 73 anni, e il genero Francesco Biondo, 47 anni, insegnante di sostegno.
Il capo di imputazione è stato modificato, e la difesa ha chiesto il giudizio con rito abbreviato, sul quale si deciderà oggi. Il Pm Scalabrini per alcuni episodi ha contestato ancora i tassi usurari. Per altri, invece, rilevando che i tassi erano nella norma, ha affermato che gli imputati hanno approfittato dello «stato di bisogno» di chi ha chiesto i prestiti. Per l'avvocato difensore Giovanni Gaudino, però, le nuove contestazioni sono viziate da «genericità». E per questo ha sollevato eccezione di legittimità costituzionale Rallo e Biondo, nel marzo 2007, furono posti agli arresti domiciliari dai carabinieri. Otto presunte vittime si sono costituite parte civile. Alcune di queste sono rappresentate dall'avvocato Giuseppe Gandolfo. Come pure l'Associazione Antiracket e Antiusura. Nel processo, per false dichiarazioni al pm, è imputato anche il 41enne Marco Antonio Martinez.
OMICIDIO CUCCHIARA. Riprende oggi, con l'audizione di altri testi (quindici le persone chiamate a deporre in aula) il processo a carico di Giuseppe Marrone, il commerciante di 46 anni di Mazara del Vallo chiamato a rispondere di omicidio. Nell'ultima udienza, dinnanzi alla Corte d'Assise, il consulente della difesa, Liborio Mauro, ha evidenziato come Marrone abbia delle limitazioni funzionali ad un braccio e a una gamba. Marrone è accusato di avere assassinato, il 13 gennaio di due anni fa, con un fucile da sub, il pregiudicato Giuseppe Cucchiara.
Il corpo venne ritrovato soltanto diversi mesi dopo nel porto di Mazara del Vallo. Un delitto scaturito da contrasti personali. Secondo il dottore Liborio Mauro, a causa di un incidente stradale, Giuseppe Marrone ha una capacità muscolare ridotta che lo limita nei movimenti. La difesa intende dimostrare che l'imputato non può quindi avere impugnato il fucile da sub e ucciso la vittima..
L'avvocato Bonanno, difensore dell'imputato, ha annunciato la rinuncia ad una lunga serie di testimoni inseriti nella propria lista. Uno sfoltimento dettato anche da ragioni di economicità processuale. Il dibattimento è stato molto articolato e complesso e ha già richiesto tempi lunghi. La Corte, presieduta da Angelo Pellino, in considerazione della complessità del procedimento, ha disposto la sospensione dei termini di custodia cautelare nei confronti dell'imputato.
ASSOLTO IL CUOCO ALAGNA. Uno dei più noti cuochi marsalesi, Felice Salvatore «Totò» Alagna, è stato assolto dall’accusa di avere picchiato e minacciato il
suo «aiuto» davanti ai fornelli. A emettere la sentenza è stato il giudice monocratico. Lo chef, che ha lavorato in diversi ristoranti e pizzerie, era finito sotto processo dopo la denuncia sporta dal giovane cuoco, Marcello Titone, che l’affiancava nelle cucine di un locale sul lungomare Boeo, nei pressi del Museo archeologico di Baglio Anselmi.
La discussione, secondo il racconto del Titone, sarebbe nata (e degenerata) proprio sul luogo di lavoro. Dalle parole, sempre più pesanti (offese e ingiurie), si sarebbe passati alle minacce e infine alle percosse. L’aiuto cuoco ha, infatti, affermato di essere stato offeso e schiaffeggiato.
Nel corso del dibattimento, gli avvocati difensori Stefano Pellegrino e Cettina Coppola sono riusciti nell’intento di dimostrare che il noto chef non ha offeso, né malmenato il suo aiutante di campo. I fatti contestati erano relativi al 2007.