Quantcast
×
 
 
17/01/2013 01:52:50

Madonna della Cava. Da oggi entrano nel vivo i festeggiamenti a Marsala

 Le iniziative si svolgeranno sino a sabato e culmineranno con la processione e la santa messa presieduta dal Vescovo monsignor Domenico Mogavero. Oggi alle ore 21 presso l’auditorium Santa Cecilia rassegna di musica sacra con i cori delle varie parrocchie della Forania di Marsala. Venerdì (18), alle 21, presso il Santuario, Veglia di preghiera dei gruppi giovanili della Forania. Una novità assoluta che vuole dimostrare la vicinanza della Chiesa ai giovani e dei giovani alla Chiesa. Sabato (19) al Santuario le celebrazioni eucaristiche saranno alle ore 8, 9, 10, 11 e 12. Alle 15,30 la processione del simulacro. I festeggiamenti termineranno in chiesa madre con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo alle ore 18.

IL RITROVAMENTO DELLA STATUA - Il culto risale all’epoca delle persecuzioni iconoclaste (726-730), quando l’imperatore Leone III l’Isaurico ordinò la distruzione di tutti i simulacri, molti dei quali furono nascosti. Secondo la tradizione, nel 1514, il padre agostiniano Leonardo Savina ebbe la visione della Madonna, la quale gli indicò il posto in cui avrebbe trovato una sua effige e ordinò di edificare una chiesa. Subito vennero iniziati gli scavi nella cava di via XIX Luglio, già via dei Santi, e il 19 gennaio 1518, in seguito al crollo di un masso, venne scoperta la grotta che conservava il simulacro della Madonna divenuta poi Patrona della città.

L’ATTUALE CHIESA - L’attuale chiesa è frutto della ricostruzione postbellica di quella del 1628, che sorgeva su una chiesetta sotterranea a navata unica, scandita da tre arcate. Per tutta la durata dei festeggiamenti proprio questa chiesetta sotterranea sarà possibile visitarla. La volta è costituita da un masso granitico e nel pavimento si apre un pozzo. Sul lato sinistro dell’altare una scalinata conduce ad un’altra grotta che secondo la tradizione nascondeva il simulacro della Madonna della Cava. All’interno si potranno anche ammirare gli affreschi restaurati dalla scuola fiorentina “Lorenzo de’ Medici” e presentati al pubblico soltanto qualche settimana addietro.