Dopo una chiamata anonima al 112, in cui si descrivevano dei movimenti sospetti nella centralissima Via Fici a Marsala, una gazzella della Radiomobile giungeva sul posto e appena usciti dall’ abitacolo dell’autovettura, i militari operanti notavano che tre soggetti, con il viso coperto da un passamontagna, uscendo da un portone, si davano ad una fuga così precipitosa, quanto repentina. Posti all’inseguimento, i carabinieri riuscivano a bloccarne uno, identificato successivamente proprio in Leale Vito. Mentre i Carabinieri ispezionavano lo stabile da cui i tre soggetti si erano precipitosamente allontanati, il proprietario di un appartamento, avvisato dagli altri condomini, li raggiungeva e riferiva che nei giorni scorsi era stato fatto segno di un tentativo di furto ai danni della propria abitazione. E proprio all’ interno di questa abitazione, nel corso del sopralluogo, i militari operanti nel controllare le varie stanze si trovavano faccia a faccia con La Placa, prontamente bloccato e arrestato.
Condotti in caserma, i carabinieri ricostruivano in maniera puntuale il loro tentativo di furto: i malviventi, dopo aver fatto un primo sopralluogo nei giorni precedenti, con il chiaro intento di asportare dalla casa i mobili antichi, erano tornati organizzati, dividendosi i vari compiti: mentre uno di loro avrebbe smontato i mobili per agevolarne il trasporto, gli altri tre avrebbero cercato un percorso alternativo su una via meno frequentata, per agire indisturbati e senza correre rischi. Però non avevano fatto i conti con la tempestività dell’intervento dei militari del N.O.R. della Compagnia di Marsala, che interrompeva i loro loschi piani, riuscendone ad arrestare due.
Dalle dichiarazioni degli arrestati, che confermavano la ricostruzione effettuata dalla PG operante, si apprendeva che già alcuni mobili erano stati venduti ad un prezzo di 7/8 mila euro ciascuno.
Infatti il valore della refurtiva oggetto del tentato furto sarebbe stato stimato dai malfattori, evidentemente molto esperti nel settore, in decine di migliaia di euro.
Su disposizione del Pubblico Ministero, i due arrestati venivano ristretti presso le camere di sicurezza di Villa Araba, in attesa del rito direttissimo fissato per il giorno successivo. Il G.I.P. di Marsala, prendendo atto dell’attività svolta e delle richieste della magistratura inquirente, ha convalidato gli arresti, disponendo per il Leale Vito gli arresti domiciliari presso la propria abitazione a Palermo.