Mazara, atti pubblicati con ritardo nell'albo pretorio on line

Peccato che questa pratica non sia un vezzo, ma un preciso obbligo di legge (in applicazione dell’art. 32 della L. 69/2009 e s.m.i.) per le amministrazioni pubbliche. In particolare l’art. 32, comma 1 della legge ha sancito che “a far data dal 1 gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”.Vi sono atti che accumulano ritardi anche di sette mesi. È il caso ad esempio del divieto di balneazione. L’ordinanza n. 61 del 03/4/2012 emanata da sindaco Nicola Cristaldi (Pdl) per tempo – con cui si stabiliva che “il divieto di balneazione dalla colmata b, in prossimità della via Mario Fani (località Tonnarella) metri fino alla chiesa di san Vito” – è stata resa nota attraverso il sito istituzionale dell’Ente a novembre. A cosa possa servire render noto sul web una tale misura, quando la stagione balneare è più che un ricordo, resta un mistero. E non è un caso isolato. L’ordinanza sindacale n. 19 del 24.01.2012 che aveva per oggetto la ‘disciplina per il conferimento dei rifiuti sul territorio comunale’ ha visto la luce sul sito www.mazaradelvallo.tp.it. il 29 novembre dello scorso anno. E ancora, l’ordinanza sindacale 60 del 03-4-2012 sulla deroga relativa alla ‘notte di pasqua’ o la n.50-2012 del 26-3-2012 che ha ‘affidato l’incarico alla Ditta Bruno Pasti s.a.s., per fornire con urgenza alimenti ai clandestini sbarcati nel territorio comunale, sono state pubblicate anch’esse il 29-11-12. Come già raccontato dal Qds nei giorni scorsi i compensi annuali ed i curricula dei sette dirigenti comunali sono fermi al 2009 ed, inoltre, incompleti. In relazione a ciò l’ufficio stampa del Comune ha reso noto che il segretario-direttore generale dell’Ente, Antonella Marascia, responsabile del controllo sulle pubblicazioni ’albo pretorio on line “ha inviato una nota di sollecito ai dirigenti comunali per trasmettere i dati fino al 2011”.

 Quotidiano di Sicilia - Alessandro Accardo Palumbo