Nell'ultima udienza ha testimoniato il consulente dell'accusa, una psicologa che ha tracciato un'analisi della bambina, dichiarando che ai tempi in cui risalgono i fatti (i due furono arrestati il 24 giugno del 2011) il suo stato psicofisico faceva presumere che fosse vittima di abusi. Per T.L.C. l'accusa è anche di favoreggiamento della prostituzione. La donna, invece, per violenze sulla figlia, che secondo gli inquirenti, veniva maltrattava, legata a una sedia, picchiata e costretta persino ad assistere ad atti sessuali anche di gruppo e a guardare video porno. Nel corso del processo, però, la principale teste d’accusa (L.G.), pare ex amante di T.L.C., ha ritrattato quasi tutto.
«Nessun abuso sessuale sulla bambina - ha detto in una delle ultime udienze - ed inoltre, per quel che mi riguarda, niente sfruttamento della prostituzione. Ho detto
quelle cose per gelosia. Alla bambina, al massimo, è stato dato qualche scappellotto… ». La donna, comunque, ha ammesso di essersi prostituita. A difendere T.L.C. è l’avvocato Stefano Pellegrino, che per la prossima udienza (24 gennaio) chiamerà a testimoniare la moglie dell’imputato e il consulente difensivo.
RAPINA. Avrebbero rapinato un supermercato. Francesco Paolo e Ignazio Cammareri, rispettivamente di 34 e 31 anni, di Erice, sono stati rinviati a giudizio mattina, dal gup di Trapani, con l'accusa di concorso in rapina.
Il 27 novembre di due anni fa avrebbero assaltato, insieme con un complice, che verrà separatamente giudicato, il supermercato Conad, in via Giulio Cesare, a Casa Santa. I malviventi, con i volti travisati con calze di nylon, sotto la minaccia di una pistola giocattolo, priva del tappo rosso, intimarono ai cassieri di consegnare il denaro. «State fermi, state fermi e non vi succederà nulla di male».
Il colpo fruttò circa duemila euro. Alla rapina prese parte anche un quarto complice, che svolse le funzioni di palo e di autista. Anch'egli sarà separatamente giudicato. L'inizio del processo a carico di Francesco Paolo ed Ignazio Cammareri è previsto per il prossimo 28 gennaio dinanzi il Tribunale di Trapani. I due imputati, che saranno assistiti dall'avvocato Agatino Scaringi, dovranno rispondere anche dell'accusa di concorso in furto.
Durante la rapina fu utilizzata un'autovettura rubata lo stesso giorno in una pubblica via. I due presunti complici hanno chiesto invece di definire le loro posizioni con riti alternativi. Beneficeranno in caso di condanna di una riduzione della pena.