La regione primeggia anche per numero di istituti agrari (53) e magistrali (75). A rilevarlo è D.A.S. (gruppo Generali), compagnia specializzata nella tutela legale, che ha analizzato l’offerta scolastica nel nostro Paese in occasione del lancio della polizza Difesa Scuola.
Dalle rilevazioni di D.A.S. si apprende anche che il sistema della scuola secondaria siciliano vede un netto predominio degli istituti commerciali (166) e industriali (126 tra professionali e tecnici), così come numerosi sono anche i licei scientifici (115) e i licei classici (85). In Sicilia (a Messina, Palermo e Trapani), si trovano 3 conservatori musicali, più che in Sardegna (2), Liguria (2) e Toscana (1).
A livello locale, la provincia di Catania conta il maggior numero di istituti magistrali (17), superando di poco Palermo (16) e Messina (12), di licei classici (20 contro i 18 e 12 di Palermo e Messina) e di istituti commerciali (39) e industriali (36), precedendo in entrambi i casi la provincia di Palermo, dove vi sono rispettivamente 35 istituti commerciali e 20 istituti industriali.
Palermo è invece la provincia siciliana con il maggior numero di licei scientifici (29), precedendo di poco quella di Catania (25) e distaccando decisamente le altre sette province.
A Siracusa spetta il primato per numero di istituti per geometri: nella provincia se ne contano 10, contro i 9 di Catania e gli 8 di Palermo.
A livello nazionale, la Sicilia detiene il primato di istituti nautici (8). Il record di licei scientifici (201) e artistici (57), istituti commerciali (181) e industriali (227) spetta alla Lombardia, quella dei licei classici va al Lazio (97), mentre la Puglia (39) si distingue per gli istituti dedicati ai servizi sociali e la Campania (62) spicca per quelli turistico-alberghieri.
“Avvicinandoci al mondo dell’istruzione - afferma Roberto Grasso, direttore generale e amministratore di DAS Italia - ci siamo resi conto che sono molteplici le controversie di natura legale che possono coinvolgere sia le persone che esercitano un ruolo di responsabilità all’interno degli istituti scolastici, sia gli stessi allievi iscritti”.