E con gli stessi blocchi di pietra di un tempo. Ad affermare di esserne in possesso, formalizzando la disponibilità a venderli al Comune, è l’81enne mazarese Andrea Terranova. L’anziano, il 3 gennaio, ha inviato al Comune una lettera in cui scrive di essere in possesso di "alcuni blocchi di calcarenite lavorata che costituivano l’antica Porticella di Marsala". L’indomani, il sindaco Giulia Adamo ha firmato una determina con cui, evidenziando che la sua amministrazione intende «procedere al recupero e alla valorizzazione del patrimonio architettonico culturale della città», ma che occorre prima «accertare la veridicità» di quanto affermato dal Terranova circa la provenienza di quei blocchi di pietra, ha nominato una commissione di tecnici e studiosi che dovranno stabilire se effettivamente quelli sono i blocchi della porta a nord della città realizzata agli inizi del 1600. Della commissione sono stati chiamati a far parte l’architetto Benedetto Musillami, assessore comunale al Territorio
e ambiente, il consigliere comunale Arturo Galfano (consigliere con delega ai beni culturali), l’architetto Enrico Caruso, gli storici Giovanni Alagna, Michele Fabrizio Sala e Giovan Battista Angileri, l’architetto Gaspare Bianco, dirigente della Curia vescovile, e il segretario comunale Bernardo Triolo