Quantcast
×
 
 
07/01/2013 07:27:05

Al Baluardo Velasco Gaber negli ultimi suoi trent'anni

Si tratta di canzoni e anche di monologhi del periodo cosiddetto teatrale del cantautore, regista e attore, quando abbandonò la canzone da microfono e passò al palco del teatri. Alla fine degli anni sessanta, Gaber, già uomo di successo, si stancò del rapporto con il pubblico mediato dalle case discografiche e anche della finzione televisiva. Volle affrontare il pubblico direttamente dalla scena teatrale. Riferì a giornalisti e biografi che gli era venuta a noia la precedente esperienza, che pure gli aveva dato il successo e i soldi. Con il teatro guadagnò di meno, ma si sentì più se stesso.
La prima canzone cantata dal trio é "Cari, cari polli di allevamento coi vostri stivaletti gialli e le vostre canzoni"... Si parte con il brano più in sintonia con il nome del trio. E' il requiem della contestazione giovanile degli anni '70. Smesse le illusioni resta il carcere dell'esistenza.
Gaber ha questo di particolare, che riesce a contestualizzare il disagio della fascia più giovane della società. La società nel suo complesso va per i fatti suoi, ma i giovani sono insoddisfatti e meditano cambiamenti che poi non si realizzano, vuoi per l'incapacità dei giovani stessi di creare movimenti duraturi, vuoi per le resistenze delle forze conservatrici. Di questi entusiasmi, e delle successive depressioni, Gaber é un interprete ora ironico e ora drammatico. Attraverso i suoi monologhi e le sue canzoni si possono ripercorrere quei tempi che contennero il bello e il brutto. C'era un'Italia sognatrice e un'altra neghittosa. La notte della Repubblica sopravvenne con gli attentati e le stragi. Era arduo districarsi nel groviglio delle opposte passioni. L'eskimo é stato un simbolo di rivolta, assieme al pugno chiuso di fronte allo schieramento delle forze dell'ordine in tenuta anti sommossa sulle piazze. Le ragazze portavano il basco sui capelli corti. Qualcuno definì formidabili quegli anni, che furono invece un fallimento. Restò la rabbia di non essere riusciti a cambiare granché, se tuttora non siamo approdati alla nuova Repubblica. L'insulsa sceneggiata di allora viene replicata, ma con personaggi minori.
Lo scetticismo é un altro dei sentimenti gaberiani. Scetticismo sulla possibilità per l'uomo di fare affidamento sulle forze del bene, che quasi sempre sono sopraffate da quelle opposte. Nel "Il dilemma" l'affettuosa convivenza di decenni é infranta dal passaggio di una fanciulla che chiama l'uomo alla frivola avventura. L'esistenza, purtroppo, é diventata aleatoria.
Poi, c'é l'antiretorica di Gaber, come quando risponde in musica e parole all'entusiasmo italianista del presidente della repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Sono le due antiche anime italiane a confronto, quella ufficiale del presidente e quella ufficiosa del cantautore. Accettabili tutte e due, ma meno convenzionale quella di Gaber.
Il piccolo teatro era pieno. Il pubblico ha applaudito alla fine di ogni pezzo, e dopo lo spettacolo a lungo.
Leonardo Agate
 



Native | 2024-10-02 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Vendere casa: quanto tempo ci vuole?

Tra le varie domande che si pone chi mette in vendita una casa o un appartamento di sua proprietà, quella relativa alle tempistiche è certo una delle più comuni. Il tempo necessario per portare a compimento la vendita di un...