Nel primo bilancio dell' era Crocetta, approvato dalla Giunta e che entro aprile dovrà passare dall'Ars, non compare la voce che permetteva di finanziare i circa 140 enti, istituti, centri studio iscritti nel lungo elenco di sigle vicini ai partiti.
Contributi a pioggia che l'anno scorso sono costati quasi 33 milioni di euro. In principio erano 51 milioni di euro. A tanto ammontava infatti l'originario stanziamento per gli enti e le associazioni della cosiddetta "ex tabella H".
«Alla voce di bilancio tabella H abbiamo messo zero - dice soddisfatto Crocetta -. Questo non significa che non finanzieremo più nessun ente ma lo faremo secondo indicazioni fissate dal Governo».
Riuscirà l'Ars, che dovrà votare il bilancio ad Aprile, a confermare le intenzioni di Crocetta? C'è, infatti, chi sussurra che la tabella H «fatta uscire dalla porta, possa
rientrare dalla finestra». «Quel che farà il Parlamento - ha aggiunto Crocetta -non so, noi abbiamo messo zero in voce di bilancio, i fondi per le attività culturali saranno amministrati dai dipartimenti. Finora è stato il Parlamento a decidere la distribuzione, senza alcuna istruttoria. È legittimo che il Parlamento preveda un fondo destinato a queste attività, ma non può decidere quanto vada distribuito alle singole organizzazioni ».
Un elenco, quello della tabella H, che non comprende, però, soltanto associazioni vicine ai partiti, squadre di rugby, sagre e carnevali, ma una serie di fondazioni culturali e di enti di assistenza che rischiano di rimanere senza un euro se non verranno stanziate le risorse.
Potrebbero,insomma,scomparire gli «aiuti solidali», come quelli per la «Missione di Speranza e Carità» di Biagio Conte, per il Telefono azzurro o il Telefono arcobaleno per la lotta alla pedofilia. Ecco perché dall' assessorato all'Economia spiegano che «nella finanziaria non verranno fatti tagli indiscriminati degli enti da finanziare e che verrà fatta un'attenta di distinzione di chi è meritevole e chi no, perché ci sono enti che meritano di essere aiutati». E Crocetta ha spiegato che capitoli specifici nel bilancio saranno previsti per alcuni istituti come quello per i ciechi: «Si prevede la compartecipazione della Regione, trasformando un contributo episodico in un sostegno stabile».
Negli anni scorsi la tabella H è servita a finanziare pochissime cose buone e tanti enti clientelari che fanno riferimento a questo o quel deputato. La stamperia Regionale Braille, il centro Helen Keller e L'unione Italiana Ciechi, l'ente sordomuti, sono enti fondamenti per il tessuto sociale siciliano, certo. Poi, scorrendo i beneficiari dell'anno scorso, c'erano 78.000 € per il telefono azzurro e 66.000 € per l'istituto del papiro. Tre squadre di rugby si dividono 442 mila € di contributi. L'Associazione S. Cicero di Cefalù si fa assegnare 43.000 euro, la fantomatica Associazione Filarmonica S. Cecilia di Agrigento, cara al deputato Cimino, (un coro amatoriale) 81.000 euro. L' Automobile Club di Palermo per la Targa Florio 90 mila.