Dopo il caso dei lavori abusivi all'Isola Lunga, del lido abusivo, della vicenda estortiva per il passaggio dei camion che trasportano sale via mare da San Teodoro all'Isola Lunga, ecco un altro "dossier": la Procura di Marsala ha infatti disposto il sequestro dello scivolo in cemento che, da anni (prima ancora dell'istituzione della Riserva) permette proprio ai camion di proprietà della ditta Sosalt, che ha le saline sull'Isola Lunga, di entrare ed uscire agevolmente dalle acque bassissime dello Stagnone. Lo scivolo, infatti, è realizzato abusivamente. La Procura di Marsala ha disposto il sequestro dello scivolo in cemento, realizzato abusivamente sul demanio che, da decenni, consente alla Sosalt spa di trasportare il sale dall`Isola Longa (Riserva naturale dello Stagnone) alla terraferma. L`area protetta, dove sorge la struttura abusiva, è gestita dalla Provincia regionale di Trapani. L`indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore di Marsala, Dino Petralia. La Sosalt estrae il sale marino in un`area di 800 ettari e ammassa circa 100 mila tonnellate di prodotto l`anno, è una delle più importanti aziende nel settore in Sud Italia, ed è di proprietà della famiglia D'Alì. Il proprietario, Antonio D'Alì, è zio dell'omonimo senatore trapanese del Pdl.
La Procura ha anche notificato tre avvisi di garanzia. Uno di questi è per l’ex assessore provinciale al Territorio, l’Udc Giuseppe Carpinteri, su cui peserebbe l'omissione della rimozione dello scivolo, nonostante la Provincia di Trapani avesse dichiarato di avere un progetto per rimuoverlo. La Sosalt dal canto suo si era impegnata a trasportare il sale dall’Isola Longa a terra con altri sistemi. Il progetto, hanno scoperto in Procura, non è mai stato presentato in Regione, nonostante in una nota inviata in prefettura Carpinteri avesse detto il contrario. Indagati sono anche il direttore della Sosalt, Roberto Badalucco, e Pietro Balistreri.
L’ultima delle autorizzazioni concesse dalla Provincia alla Sosalt per il trasporto del sale usando quello scivolo e gli autocarri, è scaduta lo scorso 30 aprile. Da quella data in poi anche a seguito di riunioni in prefettura la Provincia ha garantito che non avrebbe rinnovato quelle autorizzazioni e in effetti questo è accaduto, ma era stato anche assicurato che sarebbe stato demolito lo scivolo e si sarebbe proceduto a sistemare i luoghi.
Dalla prossima stagione, comunque, la Sosalt non potrà più effettuare il trasporto del sale via mare con il camion. All’azienda è stato imposto l’obbligo di trasportare il sale con la barca. Il valore del prodotto è stimato incirca 200mila euro. I rappresentanti della Sosalt hanno ribadito la determinazione a dare corso al progettoche prevede la realizzazione, nei pressi dello storico molo dell’isola, di un attracco per le barche destinate al trasporto del sale che verrebbero caricate attraverso un nastro rotatorio.