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28/12/2012 10:18:03

I "Lustri Metallici" in mostra al Complesso Monumentale San Pietro

L’artista, da sempre impegnato nello studio di antiche tecniche, è riuscito ad approdare alla realizzazione dei lustri metallici fra i più prestigiosi, riuscendo a raggiungere inverosimilmente la tecnica di mastro Giorgio ottenendo persino riflessi color rubino cobaltati e aurei.

 

La storia dei Lustri Metallici.

Questo modo di trattare il vasellame, nel passato, è stato indagato e sperimentato da tutti i vasai del bacino del Mediterraneo. È una tecnica che ha origine in Egitto fin dall'ottavo secolo a. c: indi si diffonde inMesopotamia, in Iran e, più tardi, in tutto il mondo islamico. Con l'espansione delle conquiste dell'Islam in Spagna e Sicilia, vasai vengono a conoscere i segreti di quest'arte: Gubbio, Deruta, Gualdo Tadino, Faenza, Urbino diventano, nei cinquecento, centri famosi, grazie ad alcuni maestri che riuscivano ad ottenere lustri bellisssmi sulla superficie delle maioliche riccamente decorate.

Gubbio con il Maestro Giorgio Àndreoli divenne famosa per i lustri color rubino che egli soltanto era in grado di realizzare. I vasai di altre parti d'Italia gli inviavano i loro vasi già smaltati ed in parte decorati, affinchè egli li completasse con ì suoi interventi.

Deruta acquistò fama per le sue maioliche dai riflessi dorati, caratteristica della sua produzione conosciuta in tutta Europa, il vasaio Pierpaolo Masci di Deruta affermava nel 1498, senza falsa modestia, che i suoi lavori di maiolica erano considerati "belli ed inauditi in tutto il mondo". Ed un Felice Ciotti riporta che “ In Deruta sì lavorano vasi di finissima maiolica et in tanta copia, e di tal vaghezza, che se ne forniscono le mense di quasi tutta Europa; né mancano mercanti che da Venetia, e da Ancona le trasmettono nella Grecia e nell'Asia”. In Italia il periodo più felice della produzione delle maioliche riflessati durò fino a tutto il sedicesimo secolo. In seguito si registra una decadenza di questa tecnica che lentamente tenderà a scomparire. Alla fine dell'ottocento ad opera di alcuni artigiani, artisti e cultori della ceramica, si assiste ad un notevole interesse per la riscoperta e l'uso dei lustri metallici. Molti studi e ricerche vengono affrontati con grande entusiasmo e passione. In Italia risorge l’uso di riflessare le maioliche alla maniera antica dei centri ceramici di Gubbio, Guardo Tadino, Deruta grazie alla spìnta dialcuni artisti, artigiani ed imprenditori appassionati della ceramica. Le notizie più antiche sul modo di fare lustri sulla maiolica provengono dal persiano Abu’l-Qasim, membro di un'antica famiglia di vasai che operava nel 1300 a Kashan. Al giorno d'oggi, solo ben pochi cultori dell'arte ceramica (quattro al mondo) sono riusciti a riportare alla luce questa antica e complessa tecnica che impreziosisce e decora le ceramiche offrendo la visione dì spettacolari riflessi cangianti.