Con l'accusa di pedofilia vengono arrestate e messe ai domiciliari quel giorno due persone che lavorano nell'Ipab: Giuseppa Signorelli (1962) e Vincenzo Galfano (1964). Secondo le indagini della polizia una ragazzina, che frequentava il doposcuola, sarebbe stata invitata in diverse occasioni dalla Sginorelli dell’istituto nella sua stanza, "secondo una prassi consolidata". Qui si trovava anche il bidello ed entrambi avrebbero abusato sessualmente e "contemporaneamente" della minore. La vicenda è venuta alla luce dopo che la studentessa, oggi maggiorenne, ha confidato le violenze ad un amico di famiglia che ha informato la polizia. Le violenze sarebbero iniziate nel 2004, quando la vittima aveva 14 anni, e si sarebbero protratte fino al 2009. Le indagini sono state avviate solo lo scorso anno, dopo che la ragazza ha confidato al convivente della madre di aver subito gli abusi.
Fondato nel 1902 per fornire ricovero e aiuto agli orfani e all’infanzia abbandonata, l'Istituto Rubino, anche su segnalazione del Tribunale per i minorenni, fornisce assistenza scolastica (lezioni di recupero pomeridiane) a studenti in difficoltà provenienti da realtà ad alto rischio sociale. E proprio per il “dopo scuola” la struttura era frequentata dalla ragazzina, oggi maggiorenne, che tra il 2004 (quando ancora non aveva neppure 14 anni) e il 2009, sarebbe stata abusata sessualmente dall’ex direttrice e dal bidello.
"Il bidello e la direttrice mi chiamavano per chiacchierare nella loro stanza. Io avevo 8 anni. Cominciarono con alcuni baci sulle labbra, poi chiesero via via altre cose" è il racconto della ragazza, avvalorato anche da alcune intercettazioni ambientali e telefoniche fatte durante le indagini. "Mi toccavano dappertutto - aggiunge - mi costringevano a rapporti orali. Io dicevo loro che dovevo andare a studiare, ma loro non mi lasciavano andare...". C'è anche il racconto di un'altra ragazza, coetanea di N., che si ricorda "delle attenzione particolari della direttrice", di come spesso N. uscisse da quella stanza piangendo, e di averla vista "toccare come per scherzo le parti intime del bidello".
Ma non è questo l'unico episodio legato alle pedofilia del 2012. Il 28 Novembre scorso addirittura un frate è stato arrestato con l’accusa di avere abusato di un ragazzino di 12 anni, figlio di amici di famiglia. L’episodio è avvenuto a Marsala. Le indagini sono state avviate dalla Squadra mobile di Trapani, dopo una segnalazione fatta al “Telefono Azzurro”. Il frate ha ricevuto la notifica del provvedimento d’ arresto in Abruzzo, nell’istituto religioso in provincia dell’Aquila in cui risiede. Qualche anno fa, per lo stesso reato, era stato condannato. La vittima in quell’occasione era un bambino di 10 anni.