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28/12/2012 09:44:30

E' morto il luogotenente dei carabinieri Mario Blunda, per oltre venti anni in servizio a Marsala

Mario era uno di quegli uomini che possedevano l’innata qualità di non lasciare indifferenti coloro che avevano l’avventura di conoscerlo. L’interlocutore rimaneva colpito da quel misto di umanità e di rettitudine che le sue parole evocavano, e che, a pensarci bene, sono le qualità irrinunciabili di un servitore dello Stato, quale Mario è stato fino all’ultimo. Egli era in grado di esprimere, grazie ad una miracolosa formula di cui pochi conoscono il segreto, l’autorevolezza di chi ogni giorno serve la cosa pubblica e persegue interessi che necessariamente travalicano gli angusti confini individuali e il tratto umano di chi è consapevole che ogni persona è portatrice di problemi personali che lo Stato è tenuto a risolvere.
Nella vita e nella carriera ha avuto la capacità di schierarsi sempre dalla parte di chi aveva ragione: fedele all’Arma e ai suoi principi etici, non ha esitato un attimo a difendere –insieme all’inseparabile maresciallo Alberto Furia, al quale va il mio personale abbraccio- il suo superiore Carmelo Canale nella vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto e che lo ha visto uscire vittorioso con la piena assoluzione. Ed è stato un comportamento che ha causato dolorose conseguenze per Mario, perché, proprio la sua netta presa di posizione contro le ingiustizie, ha eccitato la miopia di qualcuno che ha ritenuto opportuno estendere anche a lui la sua vis persecutoria fino a contestargli gli infamanti delitti di falsa testimonianza e di false informazioni al p.m.
Sottoposto a processo penale, Mario si è difeso, come al solito, in silenzio e con tenacia, secondo il costume tipico di chi sa di avere ragione. Alla fine – e non poteva essere altrimenti- è stato assolto, ma la vicenda gli ha lasciato una ferita profonda e quella sensazione di amarezza e delusione che avverte solo chi ha scelto di consegnare la propria vita professionale alla tutela degli interessi di tutti.
Ieri ci ha lasciato con discrezione e dignità, come ha sempre vissuto.
Rimarrà nel mio personale pantheon di uomini da imitare, e sono sicuro che così è anche per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Che gli sia lieve la terra.

Pistoia, lì 28 dicembre 2012

Luciano Costantini
Sostituto procuratore della Repubblica a Marsala 1991-1994