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09/12/2012 15:16:45

Documento di protesta della scuola media "Mazzini" di Marsala

GIUSEPPE  MAZZINI di  Marsala

Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Fax 06.58492089 – 06.5894811  E-mail: segreteria.cdg@istruzione.it

Alle Organizzazioni Sindacali del Comparto Scuola

All’Ufficio Scolastico territoriale di Trapani

E p.c. agli organi di stampa

L’assemblea unitaria dei docenti e personale ATA dell’istituto secondario di primo grado G. Mazzini di Marsala,riunitosi il 6 dicembre 2012:

·         Esprimegrave preoccupazione, profonda indignazione e il più convinto dissenso nei confronti di una politica governativa fortemente punitiva nei confronti della scuola pubblica, caratterizzata da una martellante svalutazione delle professionalità della scuola e della libertà di insegnamento e da continui tagli di risorse e di personale, che incidono sempre più negativamente sulla qualità dell’istruzione pubblica.  

·         Ritieneche sono in gioco non solo la dignità dell’insegnante, ma anche la civiltà del lavoro, il bene comune della scuola, il ruolo della cultura nella società, i valori della democrazia, il futuro delle nuove generazioni.

·         Considera mortificante il blocco del contratto e degli scatti di anzianità, la cancellazione della indennità di vacanza contrattuale e i tagli imposti dalla spending review . Ancor più mortificante che un ministro della Pubblica Istruzione  proponga, con la bozza del DDL 953 “Legge di stabilità”, l’aumento dell’orario di servizio per i docenti con conseguente disdetta unilaterale del Contratto nazionale vigente, mentre si stanziano 223 milioni di euro per le scuole paritarie, contravvenendo alla Costituzione italiana che all’art.33 recita l’ammissibilità delle scuole private senza oneri per lo Stato. Per non parlare degli sprechi clientelari del Miur recentemente denunciati dalla trasmissione “Report”.

·         Esprimegravissima preoccupazione per l’iter legislativo del DDL 953 “ex Aprea”, progetto di riforma degli Organi collegiali che restringe gli spazi di democrazia, aprendo la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola, con la conseguente messa in discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la pericolosa accelerazione sul ruolo di soggetti privati, che avranno la possibilità di far parte degli Organi collegiali e, in ragione del loro finanziamento esterno, di influenzare pesantemente il Piano dell’Offerta formativa, senza la pubblicità degli atti e abrogando il diritto di assemblea per studenti e genitori.

·         Esprime,inoltre, profondo disagio per la martellante campagna di denigrazione dei lavoratori della scuola, ricorrendo a confronti con l’Europa che forniscono un quadro falsato del personale scolastico: la media europea di ore in classe alle superiori è di 16,3 ore contro le 18 italiane; ciò che invece allontana, e di parecchio, gli insegnanti italiani dai colleghi europei è la retribuzione, poiché gli insegnanti italiani guadagnano meno della metà rispetto alla media UE.

·         Sottolinea  che  l’attività docente non è di natura impiegatizia. Essa non si esaurisce nelle 18 ore di cattedra, ma comprende la preparazione delle lezioni, la correzione dei compiti, i rapporti con le famiglie, le attività di carattere collegiale, che comportano spesso la permanenza a scuola dal mattino al tardo pomeriggio (peraltro senza corresponsione di agevolazioni per i pasti, come invece avviene nel pubblico impiego). Comprende, inoltre, la programmazione didattica, gli scrutini, gli esami e tutti gli atti connessi, l’ampliamento dell’offerta formativa in orario extra rispetto a quello dedicato alle lezioni e, non ultimo, l’aggiornamento professionale, che dovrebbe essere il perno caratterizzante la figura dell’insegnante che vuole e deve essere al passo con i tempi, ma che poggia completamente su atti volontari e non prevede alcuna forma di retribuzione né di rimborso delle spese sostenute per la partecipazione a seminari, corsi e convegni né per l’acquisto di libri. Il paradosso è pertanto che l’insegnante deve pagare di tasca propria il mantenimento di una buona professionalità, che lo Stato non si preoccupa più da tempo di garantire.

·         Giudica, altamente lesive della propria dignità professionale, le esternazioni del Presidente del Consiglio Monti chenella trasmissione “Che tempo che fa” ha bollato il corpo docente come una corporazione, una casta non disposta a perdere i propri privilegi e che per mantenerli strumentalizza gli studenti incitandoli alla protesta.

·         Preso atto dei ripetuti interventi che in questi anni hanno mortificato la scuola pubblica come:

a.       Riforma Gelmini-Tremonti.  

b.      Aumento indiscriminato dei requisiti per il  pensionamento.

c.       Taglio dei finanziamenti per la gestione amministrativa.

d.      Taglio dei fondi per le supplenze con soluzioni che ledono la dignità degli studenti.

e.       Taglio del numero delle classi non considerando le esigenze dell’utenza e del territorio.

f.        Aumento degli alunni in ogni classe talvolta anche fuori dalle norme di legge rispetto alla capienza delle aule. (classi pollaio).

g.      Taglio degli Istituti con accorpamenti poco funzionali al territorio.

h.      Taglio del personale (87.000 posti in meno).

i.      Riduzione delle risorse per il sostegno.

j.      Declassamento dei docenti inidonei in ruolo ATA.

k.      Blocco degli stipendi con una perdita del 25% di potere di acquisto negli ultimi 5 anni.

l.        Blocco del pagamento delle ferie non fruite per il personale precario.

m.    Blocco della carriera professionale  e della vacanza contrattuale.

n.      Blocco degli scatti di anzianità ai docenti di ruolo ed ai “precari” .

o.      Precarizzazione dei contratti di lavoro e mancate assunzioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili.

p.      Recupero degli scatti di anzianità del 2011 prelevando risorse del fondo di istituto attribuito alle scuole per il miglioramento dell’offerta formativa.

·         DECIDE di partecipare alla mobilitazione generale attraverso:

1.      NON AVVIAMENTO DELLE  SEGUENTI ATTIVITA’ :

a.        Progetti pomeridiani del POF

b.      Visite guidate e viaggi d’istruzione

2.      SOSPENSIONE DELLE  SEGUENTI ATTIVITA’ FINO A NUOVE DISPOSIZIONI:

a.       Incontri dipartimentali

b.      Nuove adozioni libri di testo

c.       Incontri di staff

3.      SOSPENSIONE di tutte le funzioni a carico del Fondo d’Istituto art. 88 del CCNL 2006/2009

 

Marsala, li 6 dicembre 2012

Il presente documento è approvato all’unanimità da tutti i lavoratori

 

PS: Ci scusiamo con i nostri studenti e le loro famiglie per il disagio che ciò comporterà, ma è in gioco il futuro della scuola pubblica e delle nuove generazioni.



Native | 2024-12-20 09:00:00
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