E' quanto chiedono la segretaria generale della Cgil di Trapani Mimma Argurio e il segretario provinciale della Filt Cgil, Gianvito Tranchida che, con una lettera inviata al presidente della Regione Siciliana, hanno denunciato la “grave crisi in cui versa il settore dei trasporti, fortemente compromesso da una politica di tagli e dismissioni” e chiesto “la convocazione di un tavolo tecnico con il Governo nazionale che veda, tra gli altri, la partecipazione dei deputati regionali del territorio, del Prefetto di Trapani, dei Sindaci e delle Associazioni dei consumatori finalizzato a sollecitare finanziamenti per il settore dei trasporti”.
In particolare, per i sindacalisti “non è accettabile che una provincia come quella di Trapani, con 440 mila abitanti, debba rischiare la riduzione dei servizi del trasporto pubblico per mancanza di finanziamenti o per vincoli legati al patto di stabilità, a cui tanti Comuni devono sottostare”.
La Cgil e la Filt Cgil hanno, inoltre, posto le questioni dei licenziamenti e del mancato pagamento degli stipendi per i lavoratori del comparto.
“La mancanza di risorse economiche - scrivono Argurio e Tranchida - sta determinando, da alcuni mesi, il mancato pagamento da parte di diverse aziende di trasporto pubblico locale degli stipendi ai lavoratori e diversi licenziamenti con la conseguente riduzione delle corse”.
E' il caso ad esempio, dello Sma, la società che gestisce il trasporto pubblico nel Comune di Marsala, che per non sforare il patto di stabilità non ha confermato l’assunzione di 18 autisti che, da più di cinque anni, svolgevano servizio a tempo determinato. Stessa situazione all’Atm di Trapani, costretta a ridurre le corse nel Comune di Trapani e annullare le corse domenicali, e all'Ast che, senza un confronto con Regione, Istituzioni locali e Organizzazioni sindacali, sta eseguendo, in parecchi comuni del Trapanese, numerosi tagli alle corse.
“I cittadini di Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Salaparuta, Castelvetrano e Alcamo - scrivono i sindacalisti - stanno rischiando di non aver garantito il diritto alla mobilità così come sta accadendo a Erice dove le corse giornaliere sono state ridotte a due e l'unica alternativa è la funivia che spesso però rimane chiusa”.
I sindacati hanno, inoltre, posto al presidente della Regione, Rosario Crocetta, anche la questione della riduzione degli investimenti rivolti all'infrastruttura ferroviaria chiedendo “che sia avviato il progetto di velocizzazione ed elettrificazione della tratta Trapani Palermo previsto dai fondi FAS e POR 2007/2013”.
I sindacalisti hanno, infine, sollevato le questioni che coinvolgono il settore marittimo, con particolare riferimento ai collegamenti con le isole Egadi che rischiano di essere ridotti.
“Il Governo – scrivono Argurio e Tranchida - dovrebbe prevedere investimenti che garantiscano i collegamenti tra isole e terraferma non solo nel periodo estivo ma tutto l’anno, consentendo ai cittadini e ai pendolari di potere raggiungere la città”.