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29/11/2012 05:05:31

"Nirvana", in 34 rinviati a giudizio. Truffa alle aste giudiziarie: due richieste di condanna

Un’indagine avviata dai carabinieri di Partanna che poi ha visto indagati presunti spacciatori di diversi centri della provincia (Partanna, Castelvetrano, Santa Ninfa, Gibellina, Salemi, Mazara e Marsala) e del Palermitano. L’indagine è relativa ad un arco temporale che va dal gennaio 2006 all’inizio del 2007, periodo nel quale i carabinieri hanno arrestato 10 dei 34 imputati, colti in flagranza di reato di spaccio, sequestrando anche ingenti quantitativi di droga (10 chili di marijuana, 500 grammi di hashish, 50 grammi di cocaina e 20 grammi di eroina). Sotto processo (prima udienza 6 maggio 2013) sono finiti i marsalesi Enzo Simone Perricone, Mario Pace, Tommaso Marino, Giuseppa Marino, Vincenzo Sparla, Giovanna Magro, Angelo Licciardi, Isidoro Scirè, Nicola Russo, Antonino Angileri, Gisella Angileri, Francesco Giambrone, Francesco Laudicina e Paolo Panicola, i mazaresi Gaspare Vitale, Bartolomeo Martinico, Francesco Giacalone, la partannese Vita Maria Romeo, i castelevetranesi Gianvito Ferreri, Francesco Bonsignore, Maurizio Russo, Stefano Razza, Leonardo Guerrini, Salvatore Saladino, Elio Asti, Nicolò Venezia, mentre di Santa Ninfa sono Giuseppe Etereo, e Vincenzo Augello, di Salemi Salvatore Lombardo, Jordi Minore, Vincenzo Minore, di Gibellina Biagio Bondì, di Partinico Francesco Cangemi, e di Palermo Carmelo Sciacca.   TRUFFA. Due richieste di condanna sono state avanzate dal pm Nicola Scalabrini nel processo con rito abbreviato, davanti al gup Annalisa Amato, scaturito dall’indagine della Finanza della Procura su una serie di truffe che sarebbero state attuate su «aste fantasma» al Tribunale di Torino. Diciassette le «vittime» individuate, tutte convinte di poter fare ottimi affari comprando a prezzi «stracciati» automobili, motociclette, imbarcazioni da diporto motori fuoribordo e altro. Le condanne sono state chieste per il 55enne ex carabiniere Salvatore Lombardo (richiesta: 3 anni e 8 mesi di reclusione), marsalese, residente a Torino, e per il fratello Giovanni Lombardo, di 48 anni, (per lui 2 anni e 8 mesi). Per entrambi, comunque, il pm ha chiesto l’assoluzione dall’imputazione di associazione per delinquere. Nello stesso procedimento sono rimasti coinvolti anche altri due marsalesi, Carlo Genna, di 54 anni, e Antonio Maniscalco, di 57, carrozziere, che si difende affermando di essere una vittima della truffa e non uno degli autori. Per Genna e Maniscalco la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Sia su questa richiesta che su quelle di condanna il gup dovrebbe pronunciarsi il 22 gennaio. L’ammontare complessivo della truffa è stato stimato dagli inquirenti in oltre mezzo milione di euro. A difendere i fratelli Lombardo sono gli avvocati Giovanni Gaudino e Salvo Lo Greco, mentre Genna è assistito da Diego Tranchida e Maniscalco da Paolo Paladino.   PIZZO AL POMODORO. Alcuni poliziotti sono stati sentiti, dal Tribunale nell’ambito del processo a carico di Paolo Cammareri e di altre otto persone, coinvolte nell’operazione «Pizzo al Pomodoro», chiamate a rispondere di una serie di estorsioni ai danni di commercianti del capoluogo. Gli investigatori hanno ripercorso le varie fasi delle indagini che hanno condotto agli arresti degli imputati. Prossima udienza il 13 dicembre.   ASSOLTO GIOVANE ALBANESE. Non ha commesso il fatto. Con questa motivazione, il giudice Messina a Trapani   ha assolto Julyan Hazizllan, giovane albanese di 28 anni, dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. DONNA CONDANNATA. Un donna, Vincenza Bevilacqua, di 32 anni, trapanese, è stata condannata ad otto mesi per lesioni personali. La sentenza è stata emessa dal giudice Francesco Giarrusso.  



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