Se prima il loro interlocutore era Bartolo Pellegrino, che da assessore all’ambiente della Regione Siciliana cancellò la preriserva dello Stagnone, il posto di Pellegrino è stato preso da Giulia Adamo, che da deputato prima, e da Sindaco di Marsala, adesso, ha lanciato chiari segnali - in un territorio martoriato dall’abusivismo, non sanzionato - agli abitanti per aumentare l’edificabilità allo Stagnone. L’ultima occasione è stata data dal primo incontro del Sindaco con i cittadini marsalesi per illustrare i primi sei mesi della sua attiivtà. Ed è stato, non causalmente, proprio fatto a Birgi. In quell’occasione il Sindaco ha rivelato che la sua amministrazione si sta «adoperando per aumentare l'indice di fabbricabilità nella zona da 0,01 a 0,10». Cioè di 10 volte. La zona in questione (contrade Birgi, San Leonardo, Ettore Infersa e Spagnola) è quella che un tempo fu la contestata «pre riserva» dello Stagnone. Una fascia di protezione lungo la costa istituita per salvaguardare i delicati equilibri ambientali della riserva naturale orientata «Isole dello Stagnone» che il 15 giugno 1996 - come dicevamo all’inizio - fu quasi azzerata con un decreto dell'allora assessore regionale al Territorio e Ambiente Bartolo Pellegrino. Una decisione che allora provocò le proteste degli ambientalisti, ma che naturalmente fu accolta con favore dalla maggior parte degli abitanti della zona interessata, che dalla seconda metà degli anni '80 iniziarono a contestare i rigidi vincoli imposti, sia in tema di edificabilità che di colture agricole consentite.
Nonostante la decisione dell'assessore Pellegrino, però, gli indici di edificabilità rimasero abbastanza bassi. Adessso il sindaco Adamo ha promesso che si potrà costruire.. Eccezion fatta per la fascia di protezione dei 150 metri dal mare.
E', quello lanciato dal Sindaco, l'ennesimo segnale di una cultura politica a Marsala lontana dalla valorizzazione e dalle difese delle nostre bellezze. Se le demolizioni degli immobili abusivi procedono con un lentezza esasperante, va anche ricordato che nel caso - clamoroso - per l'abusivismo all'Isola Lunga (e nella quale fu coinvolta anche l'architetto Enza Canale, responsabile del Suap, oggi tornata in auge) sia il Comune di Marsala che la Provincia Regionale di Trapani, rifiutarono di costituirsi parte civile.
Il Sindaco Adamo ha un altro pallino, per lo Stagnone. Lei lo chiama: ossigenazione. E non c'entrano i parrucchieri. Ma sin da quando era Presidente della Provincia di Trapani (ente gestore della Riserva) Adamo sostiene che sia necessario non limitare l'abusivismo, i pescatori di frodo, il numero eccessivo di permessi di navigazione rilasciati, ma allargare le due bocche della Riserva dello Stagnone e scavare i fondali, per aumentare la portata di acqua nella laguna. Lo ha ricordato fino a pochi giorni fa, incontrando (sempre) gli abitanti di Birgi: “La situazione dello Stagnone è molto delicata. Occorre un intervento urgente al fine di riassicurare l’ossigenazione nella Laguna dove, già da qualche anno, non sono più presenti alcune pregiate specie di pesci. Da parte nostra abbiamo voluto incontrare i componenti del Comitato pro-Birgi per esplicitare il nostro progetto che mira, essenzialmente, alla riattivazione dei canali che portano l’acqua piovana dal fiume Birgi nello Stagnone; nonché ripristinare le bocche ormai quasi totalmente ostruite per i detriti portati dallo stesso fiume”. Nel corso della riunione - tra l’altro - è emerso che occorre dragare e pulire urgentemente la bocca del fiume Birgi che si affaccia nella zona a sud della Laguna. I pescatori del luogo hanno chiaramente detto che nelle acque dello Stagnone non si trovano più la seppia, il sarago monaco, la mormora, la triglia, ma solo anguille e alcuni frutti di mare.