Scrive Vito, sulle arance importante dal Marocco, e i precedenti storici

Non so come la faccenda sia andata a finire, in quanto non mi occupo di agricoltura.
In teoria quindi neanche io dovrei essere preoccupato.
Però mi è tornato in mente un fatto storico studiato tanti anni fa.
Infatti, oltre un secolo fa, lo Stato italiano, per lanciare l'industria, mise dei dazi doganali verso la Francia che, per reazione, non comprò più prodotti agricoli del sud Italia.
Questo provocò un ulteriore impoverimento del Meridione, già in crisi.
La storia a volte si ripete in modi diversi.
Se l'Europa (ed in particolare l'Italia) ha fatto un accordo di questo tipo, sicuramente la contropartita sarà stata la vendita di prodotti industriali verso il Marocco.
Ancora una volta gli interessi di una parte del Paese sono sacrificati per, stavolta, RI-lanciare l'industria.
I prodotti agricoli siciliani non potranno mai competere con i prezzi dei Paesi emergenti, a causa di forti differenze di costi, tasse, ecc., esattamente come le industrie italiane producono a prezzi superiori rispetto a quanto prodotto in Cina, India, ma anche nell'Est europeo (ed infatti si parla di delocalizzazione, utile per gli industriali, non certo per i lavoratori!).
Ed anche sulla qualità c'è da porsi qualche dubbio. I controlli che sono fatti sui prodotti europei saranno fatti anche su quelli di importazione? Per es., ci può essere il rischio di concimi o antiparassitari vietati?
Probabilmente ci potrebbero essere stati degli imbrogli (purtroppo, capita, e non solo in Sicilia), i braccianti immigrati potrebbero essere stati sottopagati ed in nero, i contributi esagerati (ma solo da noi?) ma resta il fatto che, in Sicilia, l'Industria è praticamente inesistente (e quando esiste i ricavi non rimangono qui) e l'attività produttiva primaria è l'agricoltura che è in crisi e che dovrebbe essere tra le prime preoccupazioni dei nostri amministratori.
Ed inoltre, per quanto riguarda la globalizzazione, ho sempre criticato i "no global" e (anche ora) i comportamenti violenti. Ma, dopo oltre un decennio da quando ne sento parlare, comincio ad avere la senzazione che, sinora, sia stata tutta a nostro svantaggio.
Cordiali saluti
Vito D'Antoni