Il presidente, Vincenzo Sturiano, quando vuole sa dirigere, e mettere a tacere consiglieri che vorrebbero parlare al di fuori dell'ordine del giorno. Ma quando vuole? Spesso li ha fatti parlare per ore, concedendogli di passare di palo in frasca. I consiglieri chiacchieroni formano un piccolo ma agguerrito manipolo. Gli altri consiglieri ne appaiono stancati, e mostrano di non seguirli durante i discorsi. Più di una volta, lo stesso presidente ha richiamato il consigliere Di Girolamo dicendo di non riuscire a seguirlo.
La conduzione delle sedute da parte del presidente potrebbe essere dettata da una tecnica di vero politico. Darebbe a certi consiglieri ampio sfogo alla loro evidente voglia oratoria, salvo alla fine far approvare in quattro e quattr'otto le proposte che gli interessano. Se é così, tanto di cappello. La politica é l'arte del raggiungimento dei fini, indipendentemente dai mezzi usati.
I discorsi di alcuni consiglieri comunali hanno spesso un contenuto così vario da sembrare discorsi da Bar dello Sport. Concionano come se il compito principale di un consigliere fosse quello di passare in rassegna tutti gli aspetti della città e dei suoi abitanti. Questo può essere il comportamento di un politico alla sezione del proprio partito, non dovrebbe essere l'atteggiamento del consigliere comunale in consiglio. In questo consesso ci sono da rispettare certe regole. Gli interventi devono avere attinenza con l'ordine del giorno, che viene fatto allo scopo di permettere un'ordinata discussione. Il compito dei consiglieri é quello di controllare l'attività amministrativa, indirizzandola per mezzo delle proposte che si approvano. Hanno anche la facoltà di concordare con il presidente la formazione dell'ordine del giorno, facendovi inserire quegli argomenti ritenuti interessanti, e dando agli altri consiglieri il tempo di documentarsi. Fra le proposte, molto importanti sono quelle programmatiche, tipo il bilancio di previsione. Questo é stato, però, approvato più per il timore di non rispettare il termine di approvazione del bilancio, che dopo un attento esame del suo contenuto. E subito dopo la formale approvazione sono cominciate le prese di distanza di alcuni consiglieri: c'é stato chi, come i consiglieri Fici e Gandolfo, ha dichiarato di non avere potuto presentare emendamenti per un colpo di mano del presidente, e chi, come la consigliera Rosanna Genna, dopo ha scoperto un buco di un milione di euro tra entrate e uscite. I consiglieri che di solito criticano l'amministrazione su tutto quello che fa, e anche su quello che non fa, come quando non si presenta alle sedute del consiglio, sono come quei cani che abbaiano e non mordono. Dopo tante critiche approvano le proposte dell'amministrazione. Addirittura é stata la minoranza ad assicurare il numero legale e a permettere l'approvazione del bilancio di previsione 2012. Si può dire quindi che la maggioranza ha il vento in poppa se riesce a far passare la più importante proposta consiliare, che é il bilancio di previsione, quando da sola non ci riuscirebbe. Finché ci sarà questa minoranza, la maggioranza avrà vita lunga.
Leonardo Agate