Il calendario è stato realizzato da Saro Pirrone con immagini di Pierrot Men, un fotografo che vive in Madagascar. David Hardy, un pittore tedesco che vive a Parigi ha donato alcuni disegni e pitture create e inserite nel calendario in tema con le immagini.
Il calendario presenta le numerose iniziative proposte dalla Diocesi, gemellata dal 2000 con la diocesi malgascia di Fianarantsoa tra cui le adozioni a distanza e le attività delle case di accoglienza, le raccolte di materiale da inviare attraverso i container ecct ...
“Abbiamo portato a termine la costruzione della casa di accoglienza di Amboaloboka ”TRANO FANANTENANA- Casa della Speranza”, luogo pronto ad accogliere i bisogni dei più poveri e a promuovere la loro crescita sociale e umana. La casa della speranza ha ancora bisogno di noi per essere sostenuta nelle sue iniziative e in chi ne gestirà le attività; così come hanno ancora bisogno di noi le suore della missione di Isoanala che si occupano dell’assistenza a malati, bambini,anziani, poveri e ancora la missione delle suore di Zazafotsy, i bambini rachitici del preventorio, il villaggio dei catechisti, il dispensario per la prevenzione e la cura delle malattie, hanno bisogno di noi… tutti coloro che hanno scelto di donare la loro vita al servizio degli ultimi” – afferma il direttore dell’Ufficio Missionario don Mario Bonura.
Il calendario è stato impaginato e curato da un volontario dell’Ufficio Missionario, Saro Pirrone. “Sono stato dipendente dell'I.N.P.S. per 35 anni. Adesso sono in pensione, mi occupo di fotografia e il Signore, che non mi voleva in ‘pensione’ mi fa fare esperienze sempre nuove. Ho chiesto a Gesù cosa potevo fare per Lui e mi sono trovato in Madagascar a fare una esperienza indimenticabile – racconta Pirrone – Ho cercato di trasmettere con l’immaginazione l'emozione provata: il sorriso, la serenità di quei volti così giovani eppure così maturi, così poveri eppure con così tanta voglia di vivere, il loro habitat, le misere capanne abitate con dignità, le bellezze naturali, la felicità di quei bimbi che hanno la fortuna di utilizzare le strutture realizzate con i nostri aiuti e gestite dai meravigliosi sacerdoti e suore che offrono la loro vita per le missioni.”