E' quella di aver nominato assessore alla Cultura il cantautore e regista Franco Battiato. Nel mare magnum dei problemi regionali da affrontare, avrei preferito la comunicazione dell'elenco di tutti gli assessori con i relativi incarichi, e poi le prime notizie sulle attività.
«Non chiamatemi assessore», ha dichiarato subito il neo nominato. Ha confermato pure quanto aveva detto alcuni giorni fa commentando la possibilità di accettare l'incarico: rinuncerà allo stipendio, per «un senso di libertà», per sentirsi «libero di potere lasciare l'incarico da un momento all'altro». «Scendo in campo volentieri», ha detto Battiato, «seppur parzialmente, perché non posso e non voglio cambiare mestiere. Non faccio politica e non voglio avere a che fare con i politici». L'artista ha poi aggiunto che ha accettato solo dopo avere avuto da Crocetta la garanzia della «libertà di organizzare eventi che mettano la Sicilia in contatto con il resto del mondo» nonché dopo aver visto il neo presidente «nei suoi interventi televisivi», dove l'avrebbe trovato «travolgente».
Il cantante ha cambiato opinione riguardo agli addetti alla cultura. Nel 1980 cantava :"...mandiamoli in pensione gli addetti alla cultura..." Era anche l'anno in cui
si combatteva al solito la mafia, Michele Sindona veniva arrestato per il fallimento della Franklin National Bank, venivano emesse le sentenze per lo scandalo delle partite truccate. In Sicilia era formato un nuovo governo, il 35° con Mario D'Acquisto presidente. Adesso, con Crocetta siamo al 57°.
Era l'altro secolo, ma avvenivano più o meno le cose di oggi.
Cosa potrà cambiare con l'ingresso di questo addetto alla cultura nella compagine di Crocetta? Ben poco, penso. Lui vuole organizzare eventi di rilevanza mondiale e ci vorranno i soldi. Dove li troverà? I cittadini siciliani, con tutto il loro fardello di insicurezza e arretratezza, si contenteranno di nuova musica?
La cultura non é solo musica. E' strettamente legata all'istruzione e comprende tutti gli aspetti della società. Battiato vuole fare l'assessore a tempo parziale, e poter dimettersi a piacimento. Quanto durerà con queste premesse? Gliel'ha spiegato qualcuno che la politica richiede sforzi costanti e duraturi? Che tra il dire e il fare c'é di mezzo il mare? Le idee geniali e improvvise, dettate dalle emozioni, ce le hanno in molti. Il difficile é poi tradurle in pratica, attuarle. Questo é il compito del politico, che deve farsi volpe e leone di caso in caso, sempre mirando allo scopo da raggiungere, sempre pronto a cambiare strategia per raggiungerlo. Tutto questo non mi sembra compatibile con un impegno par time. Continuare a fare il suo vecchio mestiere e quello nuovo di politico non mi sembra che possa dare buoni frutti. Se si é un tecnico e si vuole accettare incarichi politici, ci si deve dedicare interamente all'incarico, perché la politica é una scienza, non una momentanea performance.
Il presidente Crocetta queste cose le dovrebbe sapere, se si é impegnato, come ha fatto prima di essere eletto, a "non fare più sesso" per dedicare più tempo alla Regione. Ma il suo assessore non vuole rinunciare neppure all'attività di cantautore.
Sia che Franco Battiato duri organizzando grandi eventi, sia che rinunci, ne vedremo delle belle. Continua la Sicilia, e l'Italia di sempre.