Avevano 41 e 35 anni. Sono stati trovati cadaveri in un appartamento di Corso Vittorio Emanuele, nel centro storico di Trapani, sabato scorso. Il frastuono delle elezioni regionali ha coperto la notizia, che comunque resta grave. All'inizio si è pensato ad un omicidio, poi ad un suicidio. Infine il procuratore capo di Trapani, Marcello Viola, ha comunicato di aver disposto l'autopsia. Le indagini sono coordinate dai carabinieri. L'obiettivo è raccogliere campioni di tessuto da sottoporre agli esami tossicologici allo scopo di confermare, o escludere, il duplice caso di overdose. In questo senso, c'è una sottile inquetudine che serpeggia tra gli investigatori. Rnda e Cernigliaro sono morti, secondo i primi accertamenti, pressocchè in contemporanea. L'idea è quella che abbiano assunto, insieme, una dose di eroina, e che questa era tagliata talmente male che li ha, in pratica, uccisi sul colpo, senza alcun possibilità di chiedere aiuto. Che droga era? Da chi proveniva? Che tipo di eroina gira a Trapani? Se il sospetto dovesse essere confermato c'è il rischio che la droga - killer giri ancora per Trapani. La possibilità che Renda e Cernigliaro abbiano assunto dosi di droga letali, resta al momento la pista privilegiata dagli inquirenti, non essendo state riscontrate sui corpi, da parte di tre medici legali che si sono avvicendati nell’esame dei due cadaveri fino allo scorso sabato sera, ferite o altre tracce esterne riconducibili all’eventuale uso di armi. Giovanbattista Renda e Michele Cernigliaro, tossicodipendenti noti alle forze dell’ordine anche per alcuni precedenti penali, sono stati trovati uno accanto all’altro, riversi sul pavimento del soggiorno cucina dell’abitazione di Cernigliaro, al terzo piano di una palazzina nei pressi di Porta Ossuna; i cadaveri, in avanzato stato di decomposizione perché il decesso risalirebbe almeno a mercoledì della scorsa settimana, avevano vicino un cucchiaio e due siringhe, tracce evidenti della presunta assunzione di droga da parte di entrambi. In assenza di altri elementi significativi, ed in attesa degli esami tossicologici, gli investigatori non escludono ancora alcuna ipotesi riguardo alla causa dei due decessi, compresa l’eventualità di un duplice omicidio dettato da un possibile regolamento di conti e per questo hanno incaricato i Ris di Messina di eseguire gli accertamenti nell’appartamento.Le perquisizioni eseguite dai carabinieri, nell’appartamento e nelle automobili dei due uomini parcheggiate nelle vicinanze, non hanno però permesso di trovare altre dosi di stupefacenti. Domani, sui corpi, dovrebbe essere eseguita l’autopsia. I corpi di Michele Cernigliaro e Giovanni Renda sono stati trovati dai vigili del fuoco arrivati per primi, riversi a terra nel soggiorno cucina. Attorno a loro tanto
sangue ma i cadaveri, da una prima ispezione medico legale, non avrebbero presentato ferite, né da arma da taglio, né da arma da fuoco, anche se visto lo stato dei corpi sarà l’autopsia a dare l’ultima parola. La porta d’ingresso era chiusa dall’interno e non sono stati riscontrati segni di effrazione.
La morte di Cernigliaro e Renda risalirebbe a mercoledì. Renda era stato visto per l’ultima volta nel pomeriggio di martedì.