A cresimarlo è stato il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero.
“Nella clinica dove soggiorno – spiega Sallustio – ho incontrato don Tommaso Lombardo ed è stato proprio a lui che ho chiesto di voler fare la cresima. Per me si è avverato un sogno durato ottant’anni”.
Don Tommaso ne ha parlato con il Vescovo che, in via del tutto eccezionale, ha deciso di ridurre ad un anno il corso di preparazione per il longevo nonnino. A seguirlo nella preparazione è stata Nadia Mannone, 32 anni, operatrice all’interno della clinica Morana e componente della confraternita di Sant’Anna: “Mi sono sentita nelle mani di Dio – racconta emozionata – accompagnando in questo meraviglioso percorso il signor Vito. Sono state delle bellissime settimane di formazione durante le quali non soltanto ho dato qualcosa ma ho ricevuto tantissimo”.
Vito Sallustio, rimasto scapolo, è stato docente alle scuole elementari, ha studiato il tedesco ed è figlio di una famiglia numerosa: “Il desiderio di ricevere il sacramento della cresima mi è sempre rimasto durante tutti questi decenni – ricorda – quando ero giovanotto ho seguito la dottrina cristiana ma non riuscii a farla per il susseguirsi di molte vicissitudini, compresa la guerra. L’incontro lo scorso anno con don Tommaso è stato determinante”.