Se prima Daidone, e poi Sinatra, invece hanno deciso di lanciare un preciso messaggio alla vigilia di un voto così delicato per gli ex democristiani in provincia di Trapani, vuole dire che per loro la misura è colma. Sul banco degli imputati è ancora una volta, la gestione del partito, considerata assolutamente personalistica e senza una visione strategica, da parte del Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, che tra l'altro dell'Udc è presidente regionale. Ad aprire le danze è stato Antonio Ricciardi, consigliere provinciale, che ha sbattuto la porta e se ne è andato dal gruppo. Poi c'è stata l'intervista di Livio Daidone a www.marsala.it, che ha detto di aver scritto una lettera a Casini per lamentarsi della composizione troppo chiusa delle liste, e delle troppe liti interne. Si è dimesso da tutte le cariche ricoperte in ambito regionale e provinciale, consegnando la lettera ufficiale ai quadri del suo partito. Venerdì la botta più dura, per Giulia Adamo: le dimissioni del capogruppo al consiglio provinciale, Maurizio Sinatra. In una dura lettera Sinatra ha scritto che “la competizione regionale ha innescato la reiterazione di perniciose conflittualità che rischiano di compromettere il risultato del partito e deludere le aspettative di quanti hanno creduto nella novità del progetto politico”.Sinatra parla di “rancori mal sopiti, misere operazioni di potere colorite da ridicoli intrighi puerili”. “La coerenza mi impone di rassegnare le mie dimissioni - scrive Sinatra - da capogruppo dell’Udc”.
Il prossimo, adesso, dovrebbe essere Peppe Poma, presidente del consiglio provinciale, ed anche lui poco convinto della gestione dell'Udc da parte di Adamo.