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24/10/2012 13:02:56

Scrive il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, sulla partecipazione dei cittadini alle sedute del consiglio

Di oggi, la maggioranza consiliare "Erice che vogliamo", PD, e con il Consigliere Vassallo, ha finalmente concretizzato tale scelta programmatica.

Si ricorderà che, in un diverso contesto storico-politico e sociale, l'argomento in se e' stato finanche oggetto e concausa di scissioni territoriali nel secolo scorso e, il buon Padre Castronovo, che avvertendo il "malessere" che a valle albergava, ben oltre la miopia politica della casta dei governanti al tempo di Erice - Monte San Giuliano, con grande visione politica l'aveva pronosticato ancor prima, financo suggerendo drastiche ma strategiche (al tempo) contromisure (proponendo sede del Consiglio comunale la loc. Ragosia/Valderice).

Oggi, invero, una diversa condizione politica ed una maggioranza solida, fortemente richiesta e straordinariamente ottenuta con il libero voto dei Cittadini ericini a supporto della mia azione di governo, ci ha consentito di dare ai cittadini di valle quello che la mala politica fino alla scorsa legislatura negava: la possibilità di essere direttamente e fisicamente presenti nel "partecipare" e, pertanto, nel giudicare (!) l'operato degli eletti Consiglieri, loro rappresentanti, in seno ai lavori e scelte consiliari che in special modo riguardano specifiche problematiche locali incidendo sulla vita quotidiana dei Cittadini. Per l'appunto, il Consiglio comunale, che confermando la naturale sede istituzionale (mai messa in discussione) terra' la maggior parte delle sedute nel capoluogo, al pari avrà modo di riunirsi, in maniera itinerante e quale prassi ordinaria, anche nel territorio di valle qualora abbia a trattare argomenti di pregnante e specifico interesse per la comunita' locale. Streaming e/o altre evoluzioni tecnologiche saranno comunque possibili e di gia' previste, ma la vera politica non può essere relegata a mero spettacolo schermo/dipendente, ma i cittadini debbono invece fisicamente poter parteciparvi e direttamente assistere.

Gli Amministratori della cosa pubblica, siano essi Sindaco o Assessori, così come di già fatto e concretamente praticato in questi anni, a maggior ragione Consiglieri comunali, non debbono aver timore nel confrontarsi e farsi giudicare dai propri cittadini guardandoli negli occhi, poiché sono a loro servizio e non diversamente, come invece la consolidata e pessima cultura politica della casta ericina del passato, nascondendosi fra le nebbie della vetta, aveva determinato.

Tale storica apertura politico/culturale, necessariamente accelera il dibattito in seno alle comunità di valle che, figlie della stessa madre Erice, guardano all'evoluzione delle dinamiche finanziarie e gestionali dei servizi territoriali future in una comune ottica di prospettiva che ha radici lontane e profonde nel vissuto culturale e storico di comune patrimonio ericino.

Questa e' la sfida di prospettiva che oggi si apre innanzi a noi e che diversamente tende sempre piu' ad archiviare egemonie politiche Trapani-centriche ispirate dall'intento egoistico di depredare le risorse economiche e territoriali delle comunità viciniori.

Erice oggi e' più Grande, poiche' piu' grande e' diventata la saggezza politica che con generosita', oltre le storiche Mura Puniche, dalla difesa passa al contrattacco culturale. Di converso, oggi e' ancor piu' grande la nostra determinazione poiche' ancor piu' oggi condivisa e partecipata dalla comunita' ericina di valle e non solo, a maggior ragione davanti a tale significativo atto politico di grande apertura storico-culturale, che maggiormente accomuna tutti gli ericini nel perseguire e concretizzare Progetti e Idee per la promozione di Erice capoluogo / centro storico, in primo luogo faro di luce per la promozione territoriale dell'intero territorio dell'ex agro e oltre, con benefici per tutti.

Un detto antico (forse anche figlio di scarpe grosse, che pero' possono celare un modesto fine cervello), ma sempre attuale nella sua saggezza popolare, ci ricorda che solo dopo una "generosa" semina si può "pretendere" un raccolto migliore ... Ovviamente corvi permettendo, e noi ericini non ci faremo di certo intimidire da qualche nobile latifondista ormai destinato a perdere del tutto le penne.

 

IL SINDACO Giacomo Tranchida

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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